The Dwarves

In questo articolo parleremo di The Dwarves, gioco pubblicato dalla King Art Games l’1 Dicembre del 2016. I protagonisti assoluti di questa avventura, come suggerisce il titolo, sono proprio i nani, con la quale dovremmo collaborare per combattere i cattivi e perfidi Albi. Queste temibili creature simili a elfi saranno accompagnati da orchi e a volte perfino zombie, che faranno di tutto pur di farci terminare in anticipo la nostra avventura. 

Un titolo sottovalutato:

Ho deciso di parlarvi di The Dwarves perché lo ritengo un gioco parecchio sottovalutato, soprattutto per quanto riguarda una componente per me molto importante in un gioco, spesso dimenticata persino dai gamers stessi: l’intrattenimento.
Partito da Kickstarter con un investimento 310.000 dollari, questo gioco mi ha regalato parecchio divertimento e una trama decisamente interessante, nonostante in fin dei conti non sia un titolo particolarmente longevo.
The Dwarves è ispirato alla serie di romanzi di Markus Heitz, cominciata con il titolo “Le cinque stirpi” e che purtroppo non ho letto, il che mi impedisce di dare un’opinione in merito alla qualità dell’adattamento della King Art Games.

Un inizio tranquillo:

La storia comincierà da Tungdil Manodoro, un nano che ha vissuto in una fucina tra forgia e libri, all’interno della torre di un grande mago. Nonostante le numerose storie sui nani che si sono narrate nel tempo, che li raffigurano come creature dalla barba sempre folta e dall’ascia sempre affilata, scopriremo ben presto che Tungdil è tutto fuorché un guerriero, soprattutto nella fase iniziale del gioco. Non solo, ma si scopre nei primi minuti che in realtà il nostro protagonista non ha praticamente mai visto un altro nano e ha passato la sua vita fuori dal contesto dei suoi simili. Il suo percorso di crescita personale (e non solo) comincerà quando Lot-lonan, il grande mago con cui è cresciuto, gli chiederà di fare una consegna a un suo collega. Da questa semplice richiesta comincerà la nostra avventura che ci porterà in giro per Girdlegard.

La dura vita di un corriere!

La consegna rivelerà dei retroscena che obbligherà Tungdil, e quindi noi, ad affrontare delle prove ardue e dei seri pericoli, dovuti a dei pericolosi nemici che minacciano il mondo intero: gli Albi. 
La storia da qui si svilupperà in maniera davvero interessante, grazie anche ad una gradevole narrazione a cui non manca quasi nulla: tra momenti tristi, allegri, tragici e persino comici, vi consiglio caldamente di prepararvi a tutto.
La trama ci permetterà inoltre di conoscere molti altri personaggi, che sapranno rendere più complessa e interessante la vicenda di cui Tungdil è protagonista.
La loro caratterizzazione li renderà unici non solo nella vicenda, ma anche nel loro modo di combattere e nelle abilità disponibile.

Scelte difficili:

The Dwarves non mancherà di alcuni colpi di scena inaspettati e di scelte che, per quanto non risultino determinanti ai fini della trama, sono elementi che potranno darci vantaggi o svantaggi durante il gioco.
Le scelte multiple saranno piuttosto frequenti e si trascineranno delle conseguenze.
Queste ultime, pur non stravolgendo la storia, sapranno in alcuni casi dare la sensazione di un cambiamento radicale all’interno degli eventi. L’ottenimento dei vari trofei all’interno di The Dwarves, sarà per lo più dovuto proprio alle scelte fatte durante l’avventura, a dimostrazione del fatto che comunque le decisioni ricoprono un ruolo importante all’interno del gioco.

Un gameplay impegnativo:

The Dwarves prevede un sistema di esplorazione della mappa di gioco dove muoveremo il nostro gruppo come fosse una pedina, all’interno di una mappa che ci offre numerose scelte di percorso, luoghi interessanti e avvenimenti imprevisti durante il nostro cammino. Molti nemici faranno altrettanto, costringendoci in alcune occasioni a ragionare in funzione dei loro spostamenti.
Oltre alle scene video, ai dialoghi e alle occasioni in cui il narratore esterno ci descrive gli avvenimenti del gioco, The Dwarves ci propone metterà di fronte anche a moltissime battaglie da affrontare.
Questi scontri, nonostante abbiano condizioni di vittoria diverse, hanno numerosi aspetti in comune: innanzitutto, potremmo controllare fino a un massimo di quattro personaggi alla volta (anche se il gruppo spesso ha molti più membri a disposizione); in più, spesso ci ritroveremo contro numerosissimi nemici da affrontare e che arriveranno in notevole quantità.

Un Combat System complesso, ma non complicato:

Gli scontri che affronteremo in The Dwarves ci permetteranno di controllare ciò che succede sul campo di battaglia attraverso una visuale dall’alto e un sistema rapido per cambiare personaggio e impartire i comandi.
Indicando una destinazione o un bersaglio, l’eroe indicato eseguirà gli ordini o cercherà di avvicinarsi al bersaglio facendosi largo come meglio può.
I nemici e il loro elevato numero spesso rappresentano un ostacolo insidioso per i nostri eroi, che potrebbero incontrare ben più di qualche difficoltà a raggiungere determinati luoghi da noi indicati.
Le abilità in questo ci vengono incontro in maniera splendida, grazie ad alcune tecniche particolari che ci consentono di spostare un gran numero di nemici attraverso i possenti attacchi dei nostri personaggi e alle devastanti onde d’urto che sono in grado di scatenare.

Giocare d’astuzia:

Ho già più volte menzionato l’importanza dello sfruttare ciò che il terreno offre per eliminare i nostri avversari.
Riprendendo, infatti, il discorso di prima, le abilità in grado di aprire le linee nemiche e respingere i gruppi più vicini possono essere sfruttate magnificamente in molti modi: utilizzare una tecnica speciale per scaraventare i nemici giù da un dirupo, far raggiungere con un salto un punto tattico a uno dei nostri personaggi, distruggere degli ostacoli velocemente o semplicemente sfruttare l’elevata densità di creature ostili per infliggere con un solo colpo un’elevatissima quantità di danni.
Questi e molte altre strategie sono essenziali per raggiungere la vittoria senza sprecare troppe risorse e troppo tempo.

Una telecamera dispettosa:

Affrontare orde di nemici con solo quattro eroi alla volta può essere davvero faticoso, specialmente se la rotazione della telecamera comincia a fare i capricci (e purtroppo, ogni tanto, li fa). La visuale dall’alto, per quanto utile ad ottenere una percezione maggiore di ciò che accade sul campo di battaglia, purtroppo al tempo stesso incontra più volte degli ostacoli sul suo cammino che ci impediscono di osservare le varie situazioni come vorremmo. Certo, non si tratta di un problema particolarmente fastidioso, ma dopo qualche ora di gioco è quasi impossibile non notare alcune di queste difficoltà.

Gestire le risorse e sfruttare l’ambiente:

Nonostante l’approccio tattico di poter fermare il tempo per riflettere, gestire le abilità e controllare il campo per prendere la decisione migliore, a volte The Dwarves saprà regalare dei livelli di sfida parecchio complicati, costringendoci a usare strategie, ambiente e soprattutto cervello per riuscire ad avere la meglio sui nostri antipatici e numerosi nemici; è una caratteristica senza dubbio interessante, almeno dal mio punto di vista, specialmente nelle fasi più epiche della trama, dove la conoscenza approfondita delle abilità (e del gameplay, in generale) diventa un fattore importante per la riuscita delle missioni. 
Ne approfitto per segnalare anche la presenza di alcuni bug grafici durante le battaglie, che però per fortuna non sono presenti in gran quantità e non ci impediranno di goderci l’avventura nella sua totalità.

Uno sviluppo dei personaggi… poco sviluppato

Nonostante l’enorme miglioramento che Tungdil farà nel combattere le forze del male, il suo sistema di sviluppo, così come quello degli altri personaggi, non sarà particolarmente approfondito, ma anzi ci ritroveremo spesso con le stesse tipologie di abilità che vengono assegnate a rotazione ai nostri eroi, rendendoli, nel complesso, poco profondi dal punto di vista delle capacità disponibili sul campo di battaglia. Tuttavia, badate bene, l’assenza di numerose abilità particolari non ci impedirà (strano,ma vero) di avere comunque un’enorme quantità di soluzioni per riuscire ad avere la meglio sui nemici, grazie alla possibilità di sfruttare l’ambiente e le varie interazioni con esso. Spesso, infatti, sarà proprio quest’ultimo che ci consentirà di ottenere un enorme vantaggio impiegando meno risorse del previsto.

Battaglie difficili o… un semplice fuga?

Utilizzare una buona tattica e adottare un’eccellente strategia sarà fondamentale, non solo perché i nemici da affrontare saranno 7-8 (ma anche 10!) volte più di noi, ma anche perché capiterà più volte di dover affrontare nemici molto impegnativi.
Purtroppo, ahimè, va segnalato un difetto di alcune missioni che potrebbe rivelarsi fastidioso: in alcune missioni, infatti, sarà necessario partire da un punto A e raggiungere il punto B facendosi strada tra le orde di nemici che faranno di tutto per impedircelo.
Queste missioni, in alcuni casi, si possono riuscire a superare semplicemente spostando il gruppo intero verso la destinazione senza sferrare neanche un colpo, incassando e avanzando.
Certo, è probabile che i nostri eroi incontrino degli impedimenti nel fare questo, ma la cosa è fattibile e ciò non è proprio un bene.

Grafica sorprendente:

The Dwarves si presenta come un gioco che a livello grafico non ha certo la pretesa di essere tra i migliori (parliamo di un gioco del 2016 che non aveva di certo la pretesa di esserlo), ma il livello di dettaglio di alcune scene presentate da King Art Games sono decisamente gradevoli, soprattutto durante i video del filone principale. Non si arriverà mai a dei livelli di resa da sogno, ma quello che The Dwarves offre è un pacchetto grafico interessante, con texture ottimizzate in maniera sorprendente considerato il contesto all’interno del quale è stato sviluppato.

Un’ottima colonna sonora

Il fatto di essere partito da un “semplice” progetto di Kickstarter dovrebbe far capire a molti che la realizzazione di un simile comparto artistico sia davvero il risultato di un lavoro notevole.
E ho scritto “artistico” non per caso, perché la grafica è accompagnata inoltre da una colonna sonora davvero ben riuscita, immersiva e adeguata perfettamente al contesto.

La sensazione di coinvolgimento che l’insieme delle parti è in grado di offrire al videogiocatore sarà senza dubbio apprezzatissima da tutti coloro che sono sempre stati affascinati dal mondo dei nani nei racconti Fantasy.

Un comparto tecnico non sempre perfetto

A livello tecnico, ho già citato gli sporadici bug che ogni tanto si verificano durante le battaglie. La frenesia di uno scontro con le orde di nemici da affrontare purtroppo deve fare i conti con un comparto tecnico che ogni tanto commette qualche errore. Come ho già ribadito in precedenza, parliamo tutto sommato di difetti di poco conto e che secondo me nulla dovrebbero togliere ad un prodotto che in generale si mantiene solido per tutta la durata dell’avventura.
Una nota negativa che invece vorrei menzionare riguarda i caricamenti: la frequenza con cui si presentano e la durata di alcuni di essi tendono a dilungare un po’ troppo di tempi di attesa. 

Per concludere:

The Dwarves è ormai in commercio da parecchio tempo ma purtroppo è uno di quei prodotti poco conosciuti che per me meritava molte più parole spese a suo favore. Il gioco è graficamente apprezzabile e strategicamente interessante. La storia è piacevole e il gameplay è in grado di coinvolgere molto, soprattutto grazie ai dialoghi a risposta multipla, ai punti di interesse e alle quest secondarie.

Giudizio Finale:

Nonostante i difetti che possiede e le tante migliorie possibili del progetto, il vero punto di forza di The Dwarves io l’ho trovato nel puro e semplice intrattenimento: i dialoghi tra i personaggi sanno strappare più di un sorriso alla maggior parte delle persone, la trama incuriosisce ed entusiasma chiunque a volerne conoscere l’epilogo e il gameplay rende il tutto davvero bello da giocare.
Non eccelle particolarmente in un aspetto piuttosto che in un altro, ma ha delle basi piuttosto solide che sono rette bene dalla storia nei punti più fragili.
Per coloro che valuteranno l’acquisto, consiglio di badare al prezzo: mi è capitato di vederlo online a prezzi decisamente esagerati, per me, soprattutto se penso che lo comprai usato a 17 euro, a suo tempo. 
Se siete amanti del genere fantasy e delle storie sul mondo dei nani (come il sottoscritto), sono certo che apprezzerete questo gioco.

Voto finale: 7.5

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Videogiocatore da tempo immemore, con la passione per questo mondo che non ha minimamente risentito dei 25 anni trascorsi a giocare.

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