La Saga di Mass Effect
In questo periodo ho avuto da ripensare ad una saga che mi ha sempre appassionato tanto e sulla quale ho passato davvero tantissime ore: quella di Mass Effect. La trilogia, un capolavoro di Bioware, aveva come protagonista il Comandante Shepard, al comando della mitica Normandy. Shepard è stato un personaggio strepitoso, dalla personalità forte, dal carattere autorevole e le cui scelte morali erano riposte in ognuno di noi videogiocatori. Successivamente è arrivato Andromeda, un capitolo della saga completamente distaccato dai suoi predecessori e che ha creato parecchio scompiglio tra i fan, la critica e il resto della community.
Vorrei perciò raccontarvi la mia esperienza con tutto ciò cominciando dai miei primi gameplay, ovvero dal primissimo capitolo della saga!

La prima esperienza con Mass Effect
Per quanto io abbia giocato quasi esclusivamente con le console Playstation fin da piccolo, il mio primo approccio con la serie è stato su Xbox 360 (non mia, ovviamente). Per quanto ci siano state diverse complicazioni iniziali (abituarsi al pad è stato più complicato del previsto), ho intravisto subito il potenziale di un gioco dall’ambientazione fantascientifica e pieno di personaggi interessanti. Il Comandante, Ashley, Garrus (il mio preferito) e le varie razze aliene più strane mi hanno fatto presto diventare un fan del gioco, tanto da voler proseguire con la storia per saperne di più sul loro conto e su una trama tutt’altro che banale.
Sequel o non sequel?
Nonostante qualche difficoltà e nonostante qualche caricamento di troppo, sono riuscito a finire quel fantastico primo episodio, stampandomi un gigantesco sorriso in faccia dopo essere arrivato all’epilogo della storia.
Consapevole del fatto che in un ipotetico secondo episodio per Playstation non avrei potuto continuare la trama del primo, per parecchio tempo rimasi indeciso sull’acquisto del sequel. Senza contare che mi stavo già divertendo un sacco con altri titoli e mi sentivo un po’ in colpa a spendere altri soldi per un altro videogioco (sono un taccagno, lo so… 😀 )
Mass Effect 2, Il meglio!
Nonostante abbia giocato tutti gli episodi della serie e nonostante abbia giocato parecchi sparatutto su Ps3, il seguito del primo Mass Effect lo metterei almeno tra i primi cinque migliori sparatutto in terza persona della generazione (nonché tra i migliori dieci giochi per Playstation 3, ma va beh, dettagli). Il gameplay, la grafica, la storia, i personaggi e una colonna sonora da Oscar si uniscono per dare forma ad un vero e proprio capolavoro!!!
Caricamento…
Unico difetto, ereditato dal primo capitolo, i tempi di caricamento a volte un po’ eccessivi.
Ricordo come fossi ieri quella frustrante sensazione che provavo quando selezionavo il comparto della nave sbagliato e dovevo aspettare dei minuti interi per raggiungere il posto, per poi rientrare nell’ascensore e selezionare quello giusto.
Ovviamente, fatto questo, c’erano altri minuti di attesa.
Insomma, un difetto a volte un po’ snervante.
Tuttavia, questo difetto appena descritto era praticamente l’unico che il gioco possedeva.
Mass Effect 2, a conti fatti, è per me il miglior episodio della saga e difficilmente qualcuno riuscirà a farmi cambiare idea 😀

L’ultima fatica di Shepard
La trilogia si è conclusa con un terzo capitolo che ha sollevato diverse polemiche, complice un finale piaciuto a pochi (io in realtà non l’ho trovato così pessimo) e un bug di una missione che invece non è piaciuto proprio a nessuno.
Averlo acquistato diverso tempo dopo mi ha permesso di evitare quest’ultimo problema, ma non mi ha impedito di provare una leggere malinconia dopo aver terminato questo capitolo: da una parte, infatti, credevo sarebbe stato l’ultimo del Comandante Shepard (cosa non necessariamente vera, ma ai tempi io ero convinto di ciò); dall’altra, terminare il gioco di una saga bellissima come quella mi aveva lasciato la sensazione di non avere più altri giochi così belli a cui giocare (anche se col senno di poi mi resi conto che nemmeno questo era vero).
La fine di un’era:
Quella sensazione di “vuoto interiore” che ti lascia un videogame che ti emoziona e che ti prende così tanto credo sia comprensibile solo per coloro che l’hanno provata sulla propria pelle.
Già, in effetti è difficile spiegare come ci si sente quando al termine di un lungo cammino si è arrivati finalmente alla conclusione di una sorta di “viaggio”, di quella sorta di lungo tragitto che, tra momenti difficili e scelte complicate, ha portato ognuno di noi al termine di un’avventura, che sia quella di Mass Effect o un’altra.
Ripensare a quei momenti li fa allo stesso tempo anche un po’ rimpiangere, come la nostalgia dei vecchi tempi di una persona ormai avanti negli anni. Sembra stupido, magari anche un po’ ingenuo, ma la sensazione che il viaggio sia stato più importante della destinazione è inevitabile, per quanto mi riguarda.
La cosa buffa, tra l’altro, è che per tanto tempo ho reputato quest’ultima affermazione una gran cavolata.
Sì, in effetti è difficile spiegare quella sensazione, ma spero in qualche modo di aver reso l’idea 😉
L’arrivo di Andromeda!!!
Altre saghe subentrarono a Mass Effect e alla sua straordinaria trilogia, ma un improvviso batticuore mi assalì quando venni a sapere di un clamoroso ritorno sulla scena della serie!
Nonostante l’assenza di Shepard, la nostalgia di quel mondo fantascientifico così ricco, variegato, pieno di azione e dalle trame stupende mi aveva preso d’assalto neanche fosse la Normandy in procinto di attaccare un Razziatore.
Un’ondata di critiche!
I trailer abbondavano, le notizie di un open world dal combat system ancora più dinamico e adrenalinico mi avevano fatto pensare ad un capolavoro preannunciato. Purtroppo, la critica e le recensioni poco dopo il day one la pensavano assai diversamente.
Perciò, mentre da una parte il mio hype stava crescendo a dismisura, dall’altro continuavo a restare perplesso di fronte a tutte quelle news che parlavano di un prodotto con degli errori grafici e con un gameplay ripetitivo e noioso. Tutte cose alle quali stentavo a credere!
L’acquisto…
Decisi di aspettare un calo di prezzo, un po’ per timore dovuto alle numerose critiche e un po’ per questioni monetarie (ero un po’ a corto, in quel periodo, eheheh!!).
Approfittando di un’offerta che mi si presentò due mesi scarsi dopo, spesi 40 Euro e acquistai il fantomatico Mass Effect Andromeda!
… E la prima impressione:
La prima impressione fu quella di un gioco pazzesco, dall’inizio abbastanza classico ma che, conoscendo Mass Effect, avrebbe potuto aprire spiragli per un milione di possibilità diverse.
Ero molto contento!
La moda del periodo imponeva l’esistenza di un open world anche per il gioco del Tetris e la famiglia Ryder non era affatto stata risparmiata da ciò.
E Free Roaming sia.
Purtroppo, tante trasformazioni di quel tipo si erano tramutate in un disastro, con mappe enormi ma con pochissimi contenuti al suo interno. Ovviamente, tutto questo trasformava il gameplay in un qualcosa di molto ripetitivo.
Se avete letto il mio articolo sugli Open World, già sapete come la penso a riguardo (vi lascio il link qua sotto, se volete darci un’ occhiata).
Gli Open World – Gavio Games World

La dura realtà…
Per quanto cercai con tutte le mie forze di convincermi che simili errori non sarebbero mai stati commessi in una saga come quella di Mass Effect, ecco che arrivò la dura verità: era successo esattamente questo!
Un combat System che poteva garantire azione a non finire e adrenalina a fiumi era stato brutalmente sedato da mappe enormi piene di poche cose, con i viaggi da un punto all’altro a farla da padrona. Il ritmo di una narrazione straordinaria calava drasticamente e si perdeva nei meandri di un gigantesco deserto privo di contenuti a sufficienza per compensare le dimensioni di certi ambienti.
Le mappe erano decisamente troppo grandi per la mole di contenuti che il gioco proponeva. La qualità c’era, ma mancava la compattezza di un gameplay che avrebbe reso la componente Action molto più preponderante e molto più decisiva ai fini del giudizio finale dell’utenza.
Sempre la stessa storia
In qualche modo torniamo sempre al solito discorso: se si chiama Action/Rpg ma causa dell’open world perdi la componente Action, perdi la parte più importante del gameplay, che ovviamente fa fiasco.
Provai una forte delusione in quelle ore, colmate solo sporadicamente da delle fasi di shooting davvero ottime e ben realizzate e da una trama dai risvolti molto interessanti. Purtroppo, questi stessi aspetti erano la causa del mio increscioso nervosismo nei confronti della scelta di seguire la “moda del momento”.
“Mass Effect non doveva diventare un Open World”, continuavo a ripetermi nella testa. doveva mantenere il level design che c’era sempre stato, magari ingrandire alcune aree, aggiungere qualche dettaglio, ma niente di più.
Purtroppo, queste erano inutili riflessioni di un semplice fan deluso da un gioco che non si è rivelato all’altezza delle sue aspettative.
Perché scrivere un articolo su questa saga?
Ho scelto di scrivere questo articolo perché da un po’ di tempo sto pensando di concedere al titolo una seconda chance.
Già, avete capito bene, non voglio arrendermi all’idea che un Mass Effect non mi sia piaciuto. A pensarci fa quasi ridere, perché mi sento davvero come un bambino che fa i capricci di fronte allo zucchero filato che nessuno gli vuole comprare.
Beh, in realtà un po’ bambino lo sono, ma non è questo il punto: il punto è che ho la sensazione di aver avuto troppa fretta di giudicare e di averlo fatto senza prestare quel tipo di attenzione che il titolo avrebbe invece meritato.
Alcuni precedenti con Bioware coinvolta:
Con Bioware era già successo, tra l’altro, quando provai Dragon Age: Origins.
Non guardatemi male… e posate i forconi (lo so che siete pronti a scatenarvi, lo sarei anch’io al vostro posto!).
Purtroppo l’ambientazione di quel gioco non mi prese particolarmente, all’inizio. Per fortuna, dopo qualche ora le cose cambiarono e… dopo meno di una settimana la storia principale era completata 😀
Capite però che dopo quell’episodio e dopo Mass Effect Andromeda, il timore di essere stato avventato nel giudizio è inevitabile. Per molto tempo quella sensazione è rimasta, ma piano piano sembrava essersi dileguata, complici anche numerosi altri videogames con la quale ho avuto a che fare e con la quale mi sono divertito molto.
Ripensamenti e Richieste di Feedback:
Ultimamente, però, un attacco di nostalgia mi ha fatto ripensare a quella saga e, ovviamente, a quel titolo. E da lì è iniziato il dilemma: ritentare o non ritentare?
In attesa di dare una seconda possibilità al titolo, purtroppo, la mia opinione resta quella di un gioco dalle grandi idee e dal potenziale incredibile (ma davvero incredibile, considerata la bellezza del combat system), ma che purtroppo a conti fatti non rende come i suoi predecessori.
La mia opinione cambierà? Ovviamente lo spero.
Nel frattempo vorrei sapere la vostra, di opinione, in merito alla serie e le vostre considerazioni a riguardo.
Fatemi sapere se siete d’accordo con quanto scritto e continuate a seguire i vari articoli e le mie pagine social, dove pubblico contenuti nuovi ogni giorno.
Grazie per la lettura e… alla prossima!