I miei pronostici post E3

Ci sono tantissime manifestazioni che appartengono al mondo dei videogiochi, tra conferenze, fiere e molto altro. 
Ce n’è una, però, che gode di una grandissima importanza e che è l’argomento principale di questa storia: l’E3. 
Fra trailer, anticipazioni e video spettacolari, questo evento anticipa quelli che di solito arrivano a essere giorni di fuoco per le previsioni e i pronostici sui nuovi titoli in arrivo. D’altronde, non può essere diversamente, visto i tanti giochi che sono stati annunciati durante le varie edizioni nel corso degli anni. 

Un inizio incoraggiante… o quasi!

La storia che voglio raccontarvi parla delle uscite serali con i miei amici dove discutiamo di ciò che si è visto durante la manifestazione, un momento per me ideale per sparare un numero indefinito di cantonate. 
Già, proprio così, perché dovete sapere che i miei pronostici post E3 non solo non si rivelano mai esatti, ma vanno sempre a finire in maniera disastrosa. 
Volete un’anticipazione? Vi accontento, fornendovi al volo una delle prime perle di saggezza che ho citato di fronte ai miei amici: “Decidere tra Ps4 e One diventa difficile, soprattutto adesso che c’è Scalebound in arrivo; per fortuna non posso permettermi nessuna delle due console o non saprei che fare…”. 
Sì, per fortuna i miei famigliari mi hanno regalato la Ps4 un anno dopo o a quest’ora stavo ancora aspettando quel gioco 🙂

L’inizio di una serie interminabile

Questo “dono” di non prenderci mai fa parte di me da un sacco di tempo, e le mie affermazioni ormai sono diventate leggendarie tra i miei amici. 
Ricordo ancora quando, parlando con uno di loro della saga di Assassin’s Creed, dissi una cosa per la quale ancora oggi qualcuno mi prende in giro: “Questo Unity ha il potenziale per essere il migliore della serie”. Certo, talmente bello che ad oggi è uno dei più criticati.
Una genialata, proprio.
Con Ubisoft questo “talento” sembra averci preso particolarmente gusto, soprattutto dopo questa splendida citazione: “In termini grafici, Watch Dogs farà un bel casino!”.
Ahahah!!
Beh, in effetti il casino l’ha fatto, ma non nelle modalità che avevo previsto io. Quando il mondo vide il downgrade che era stato fatto e la nuova grafica di gioco con cui Aiden Pearce si era mostrato a noi, ci fu ben più di qualche lamentela. L’interazione con l’ambiente poi ne fece arrabbiare davvero tanti. 

A proposito di Assassin’s Creed…

Se volete saperne di più circa la mia opinione su Unity e/o volete condividere con me la vostra, il link qua sotto vi porterà ad un articolo che ho scritto su questo gioco:

Assassin’s Creed Unity – Gavio Games World

Superstizione? Certo che no… forse

Ho cominciato a un certo punto a pensare di essere io a portare scalogna, ma ciò non mi ha impedito di continuare a cercare di prevedere ciò che puntualmente non si realizzava 🙂
Infatti, a tal proposito, con Ubisoft ho recentemente superato me stesso, dopo aver detto una sera in un pub: “Breakpoint ragazzi sarà il nostro prossimo acquisto. Sarà uno spettacolo!”. 
Ovviamente, nessuno di noi lo ha ancora comprato, ma le voci sulla moltitudine di problemi riscontrati non si è fatta certo mancare. La cosa strana (in realtà no) è che i miei amici quasi se l’aspettavano, una simile ondata di problemi, soprattutto dopo che ho voluto dire la mia il giorno che era stato mostrato all’E3. Non una bella mossa, lo ammetto.

L’eccezione che conferma la regola

Se finora vi siete divertiti, beh… intanto mi fa piacere 🙂 e poi aggiungo che il bello arriva ora. Già, perché come si dice in questi caso, “c’è sempre un’eccezione che conferma la regola”. Ebbene sì, una sera, mentre ero fuori con gli amici, si cominciò a parlare dell’E3 e di quello che si era visto. 
Ancora una volta dissi la mia, con i ragazzi che già si tenevano stretti alle sedie: “Fallout 76?! mmhh… Non sono convinto. Mettere in multiplayer un gioco che già in singolo con Fallout 4 ha dato un sacco di problemi non mi sembra molto saggio. O hanno un piano particolare, e allora sono davvero curioso, oppure stanno per prendere una gran badilata sui denti”. 

Ma perché ho parlato?!

Ora, una premessa: al dì là di quale sia la vostra opinione sul gioco, è fatto obiettivamente accertato che i numeri su Fallout 76 non sono fantastici e che le lamentele sul web siano state parecchie. Questo è appurato anche senza aver giocato il titolo di Bethesda e a prescindere da quanto possa essere migliorato negli ultimi tempi. 
Perciò, in pratica, per una volta ci presi in pieno e riuscì a prevedere alla perfezione il disastroso inizio di questo sfortunato progetto (“sfortunato” almeno per ora, poi non si sa mai). 
Pensate che a quel punto qualcuno mi abbiano fatto i complimenti? Beh, non proprio. 
Ho un amico di vecchia data che all’inizio del 2009 mi disse “Vez, hai mai giocato a Fallout 3? Provalo, appena lo trovi a poco, perché secondo me per com’è fatto ti potrebbe piacere molto”. Ho iniziato così a giocare a questa saga.
Questo mio amico purtroppo è lo stesso che non ha preso benissimo la mia previsione così azzeccata. Ricordo ancora che disse una cosa come: “Ma di tutte le volte che hai detto una cavolata (non ha proprio detto “cavolata”, ma devo parafrasare, cercate di capire 🙂 ), proprio stavolta hai deciso di prenderci?!”.

Ma non è colpa mia…

Tutti e due sapevamo che non era di certo colpa mia, eppure in quel momento non me la sono sentita di rispondergli o di dargli torto. Anzi, mi sono pure sentito un po’ in colpa.
A proposito di Fallout 76 e di Breakpoint, comunque, sono entrambi titoli che prima o poi giocheremo, nonostante i tanti videogames che ci sono e che ancora dobbiamo giocare. E allora forse scopriremo che il divertimento non ci manca e che le mie stupide previsioni tutto sommato non fanno poi tutto questo gran effetto.

Un finale… che non è un finale

La storia non ha una conclusione, nel senso che questa mia voglia di “spararla grossa” non è ancora sparita e quindi probabilmente ci saranno altre occasioni per dirne altre, di simili cantonate.
Purtroppo, in data 12 Marzo 2020, è ormai noto al mondo intero che l’E3 è stato rimandato a causa del Coronavirus, e perciò non ci saranno citazioni memorabili e lunghe chiacchierate sul “futuro dei videogiochi” (come se dipendesse da noi, tra l’altro…  Ahahah!). 

Un articolo banale per una dedica speciale

Per queste ragioni ho deciso di scrivere adesso questo articolo, dedicandolo ad una fiera che ci ha regalato tanto, in questi anni, e che mi ha fatto divertire tantissimo. Volevo scrivere questo pezzo dopo l’evento di quest’anno, mettendo in evidenza la mia citazione del 2020. Purtroppo, sembra che non sarà così.
Niente facce tristi, comunque: possiamo ancora videogiocare molto e sorridere per la quantità industriale di nuovi titoli in arrivo, senza contare che quest’anno è tempo di Next-Gen!!! 
Perciò, in attesa di poter tornare alle nostre fiere, alle presentazioni, alle manifestazioni e alle lunghe chiacchierate con gli amici, vi lascio quest’articolo, assieme al mio invito a leggere anche gli altri, a lasciare un commento e a seguirmi sui social (Facebook e Instagram), dove pubblico nuovi contenuti ogni giorno!

Grazie e alla prossima! 😀  

Il tuo Voto

Videogiocatore da tempo immemore, con la passione per questo mondo che non ha minimamente risentito dei 25 anni trascorsi a giocare.

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