Horizon Zero Dawn

Si parla di un gioco datato 2017, creato da Guerrilla Games in esclusiva per Playstation 4 e Playstation 4 Pro. La data di uscita in Italia è stata l’1 Marzo ed era un gioco molto atteso dai possessori della console Sony. Con l’ambizione di generare scompiglio nel mondo delle grafiche nei videogiochi, erano in molti a chiedersi se i creatori di Killzone avrebbero davvero saputo fare la differenza. Sono passati due anni dal giorno in cui ho deciso di giocare Horizon Zero Dawn, e lo ricordo come se fosse successo ieri. Più di 130 ore di gioco della quale (concedetemelo) non ne rimpiango mezza!
Ho scelto di parlare di questo gioco perché è stato il primo gioco che sono riuscito a platinare e perché ancora lo ritengo uno dei giochi migliori di questa generazione di console. Ma andiamo con ordine!

Una Terra… Diversa!

L’ambiente di gioco ci vedrà inseriti all’interno di un panorama post-apocalittico (anno 3039 d.C.), dove un cataclisma ha spazzato via gran parte del mondo tecnologico e avanzato di una volta.
Le piante si sono fatte strada crescendo sulle rovine di una civiltà distrutta (le cosiddette “rovine di metallo”), che però non è stata dimenticata. Chi non l’ha ancora giocato potrebbe pensare a un qualcosa di già visto e sentito, ma vi invito a non giudicare ancora.
In questa nuova Terra, dove la natura la fa da padrona, alcune macchine misteriose, dalle sembianze più disparate, hanno continuato a vivere in un territorio dai molti climi, alcune più aggressive di altre, altre in qualche modo “corrotte”.
Come se non bastasse, col passare del tempo le macchine sembrano essere sempre più aggressive e feroci, senza contare che un nuovo esemplare appare circa ogni due anni.

Una realtà tutta da scoprire

In Horizon Zero Dawn scopriremo perciò macchine dalle caratteristiche uniche, da quelle che volano a quelle che scavano sottoterra, fino ad arrivare a quelle che sfruttano l’occultamento per sorprendere gli sprovveduti alla prima occasione.
Scopriremo una società tornata ad uno stile più primitivo, tribale, trascinati da credenze basate su fede e superstizione. Tutto questo, insieme a molto altro, verrà da noi affrontato… armati quasi esclusivamente di arco e frecce!
Ve l’avevo detto di non giudicare subito 🙂
Le varianti dell’arco saranno parecchie, con la possibilità di aggiungere ulteriori armi, tra fionde, lancia-corde e altro ancora, ma ci si troverà comunque molto spesso a rappresentare dei piccoli Davide contro degli enormi Golia.

Un'immagine di Horizon Zero Dawn che ritrae un gruppo di guerrieri intenti a sfidare un pericoloso Colosso
Horizon Zero Dawn™_Dei guerrieri affrontano un temibile Colosso

Un inizio interessante:

Senza entrare troppo nei dettagli della trama, la storia di Horizon Zero Dawn ha come protagonista Aloy, una bambina dalle origini sconosciute che viene accolta da un emarginato di nome Rost. Costui è stato bandito a vita dalla tribù dei Nora, la tribù che abita e protegge quella zona di mappa denominata Abbracio della Madre. Perciò, Aloy, proprio come Rost, viene trattata di conseguenza, anche se è solo una bambina: nessuno, infatti, può interagire con lei o con Rost, nessuno può aiutarli o fornirgli supporto nella dura lotta alla sopravvivenza.

La prova degli Audaci:

L’unico modo che la protagonista avrà per farsi accettare dalla tribù è quello di superare una prova, chiamata la Prova degli Audaci. Aloy si sottopone perciò ad un lungo ed estenuante addestramento di Rost, che la vede crescere non solo come persona, ma anche come guerriera: infatti, non si può fare a meno di notare le sue straordinarie capacità, che ci permettono di viaggiare attraverso l’intera mappa di Horizon Zero Dawn compiendo imprese mirabolanti e affrontando nemici forti e terrificanti, il tutto contornato da un open world dalla grafica mozzafiato. 

La Storia è accettabile, la recitazione un po’ meno…

La storia, sebbene non impeccabile dal punto di vista dei dialoghi e dell’interpretazione dei personaggi (le espressioni faciali lasciano alquanto a desiderare), rivela alcuni piccoli colpi di scena che mi sono piaciuti. Nonostante abbia adorato la trama (così come l’intero gioco, sia chiaro), a volte ho avuto la sensazione che mancasse di mordente, nonostante io l’abbia giocata sempre con grande interesse. Ci sono state alcune occasioni in cui forse Guerrilla Games poteva osare di più, ma vorrei ricordare in questo articolo che Horizon Zero Dawn era il primo prodotto Open World dell’azienda creatrice di Killzone.
Poteva andare decisamente peggio, credetemi! 😉

Arte, questa è arte!

Aloy sdraiata sulla testa di un Collolungo in Horizon Zero Dawn
Horizon Zero Dawn™: Aloy sdraiata sulla testa di un Collolungo

A proposito di grafica… wow! Quando i trailer e il web parlavano di rivoluzione di questa componente, vi confesso di aver temuto parecchio si trattassero di semplici chiacchiere da bar, ma quando mi sono ritrovato di fronte al lavoro di Guerrilla Games, non ho potuto fare altro se non ricredermi. Dal punto di vista dell’impatto visivo, non c’è veramente nulla da dire: siamo di fronte a un capolavoro che darebbe filo da torcere a parecchi giochi ancora adesso (anno 2020). Effetti visivi sublimi, con i riflessi di acqua, sole e luna che creano un’atmosfera capace di coinvolgere sempre di più ad ogni ora che passa.

Un comparto tecnico sublime

Se ad una prima occhiata all’ambiente di gioco i vostri occhi gioiscono, il gamer che c’è in voi potrebbe emozionarsi ancora di più di fronte al comparto tecnico di Horizon Zero Dawn: ad una grafica di qualità così eccelsa può spesso corrispondere una quantità non indifferente di problemi come difetti grafici, glitch e molto altro. Ebbene, non solo questi “dispiaceri” non fanno quasi mai parte dell’esperienza offerta da questo titolo, ma parliamo di un videogioco tecnicamente eccezionale; in pratica, tutto ciò che il videogiocatore deve fare è godersi il panorama e l’ottimo gameplay di questo titolo, mentre va a spasso per i territori selvaggi tra macchine ribelli e predoni.

Atmosfere diverse per paesaggi suggestivi

I suoni di sottofondo e il trascorrere delle ore creano sia fresche mattinate col sole che splende e lo scorrere dell’acqua di un fiume che vi accompagna nel vostro viaggio, sia tramonti impareggiabili con la calma e il sottofondo musicale a farla da padrona. Naturalmente, in mezzo a tutto questo, troveremo anche temporali furibondi, gelide nevicate durante le notti più buie e territori clamorosamente freddi, dove nel mentre dovremmo fronteggiare ogni sorta di letale macchina da guerra gigante.
Panorami differenti, scenari variabili e circostanze diverse creano comunque lo stesso coinvolgimento incredibile che ho davvero adorato tantissimo.

Un buon accompagnamento musicale:

La colonna sonora di Horizon è sempre coerente con le situazioni che ci troveremo ad affrontare e non fa che aggiungere valore ad un eccellente comparto artistico. La tensione nelle fasi stealth, l’adrenalina nei combattimenti, tutto viene enfatizzato per ottenere il massimo dell’esperienza in ogni circostanza. Un buon lavoro, che probabilmente non entrerà nella storia dei videogames, ma che certamente fa appieno il suo dovere.

Non il solito Open World

La possibilità di esplorare è una cosa che adoro e l’open world è una delle tipologie di gameplay migliori per farlo. Da appassionato del genere, perciò, non posso fare meno di notare una cosa per me essenziale: la mappa possiede tantissimi punti di viaggio rapido, che impediscono così al videogiocatore di perdere ore ed ore per ripercorrere chilometri e chilometri di strada per spostarsi da un punto all’altro. I “mezzi di trasporto” non mancheranno, in un certo senso, ma la possibilità di “teletrasportarsi” in poco tempo è senza dubbio una caratteristica apprezzabile, oltre che utile per mantenere alta l’intensità della componente Action.
Gli eventi casuali, come l’incontro di alcuni mostri e i luoghi interessanti nelle vicinanze, si presenteranno con discreta frequenza, impedendoci di rilassarci troppo.

La natura fornisce ciò che serve

La raccolta dei materiali, inoltre, è un altro elemento del gioco che ci terrà piuttosto impegnati, soprattutto se vorrete evitare (come ho fatto io) di rimanere senza frecce o senza strumenti particolari con cui combattere le immense creature che si incontreranno lungo il cammino. Tra oggetti raccolti lungo la strada e parti di macchina da riciclare, avremo la possibilità di costruire diverse modifiche per le armi, oltre a frecce e munizioni per archi, fionde e qualsiasi altra arma in nostro possesso.

L'immagine copertina di Horizon Zero Dawn
L’immagine copertina di Horizon Zero Dawn

La sopravvivenza è perfezione

L’eliminazione dei nemici e il completamento delle missioni sono alcune delle attività che ci faranno sopravvivere e guadagnare punti esperienza. Grazie ad essi, potremo ottenere dei punti abilità con la quale apprendere capacità nuove e fondamentali in vista dei futuri scontri che ci attendono. Il sistema di sviluppo della protagonista è suddiviso in tre categorie ben distinte: Predatrice, Audace e Raccoglitrice. Come avrete intuito, ognuna di queste riguarda un tratto ben specifico di Aloy, che può avere accesso a tutte le abilità proposte, riuscendo però a conquistare alcune di esse solo dopo averne ottenute altre in precedenza.

Recitazione non impeccabile:

Se da una parte ritengo la trama, la grafica, la colonna sonora e il gameplay davvero prodigiosi, lo stesso non posso dire purtroppo della recitazione dei personaggi all’interno di Horizon Zero Dawn: freddi, poco realistici, in alcune scene secondarie quasi inespressivi, davvero dei pessimi attori. Apprezzo lo sforzo fatto dal doppiaggio per cercare di rimediare un po’ a questo spiacevole disguido (da questo punto di vista la traduzione in italiano è riuscita benissimo), ma purtroppo ciò non basta, e in molte occasioni si tende ad avere una sensazione di “distacco” dalla realtà di quel mondo, una sensazione tremendamente fastidiosa considerato il contesto.

Uomini poco astuti…

Ci sono altri difetti secondari che ho riscontrato in Horizon, primo fra tutti l’intelligenza artificiale, che specialmente negli scontri con gli umani lascia molto a desiderare: disorganizzati e poco reattivi, ci si ritrova spesso a sfuggire al loro sguardo scappando e nascondendoci dietro il primo riparo che si trova. Ciò fa perdere loro le nostre tracce e fa tornare la situazione al punto di partenza.
Se scontrarsi con loro nel corpo a corpo può rivelarsi un’idea non brillantissima, affrontare questi nemici dalla distanza si trasforma velocemente in un tiro al bersaglio che vede il videogiocatore uscire vincitore piuttosto facilmente.

…Per Macchine più “intelligenti”

Chiaramente, se gli scontri contro i nostri simili non sono così complessi, lo stesso non si può dire di quelli contro le macchine: in Horizon Zero Dawn, cacciarsi nei guai con questo genere di avversario è piuttosto semplice e può impegnare parecchie delle vostre cure in poco tempo. Il nostro inventario può contenere una quantità di medicine elevata (specialmente nelle fasi più avanzate), ma senza un minimo di attenzione si possono consumare in fretta (lo dico per esperienza, ahimè!).

Focus e Furtività, due preziosi alleati:

L’approccio tattico, magari approfittando delle doti stealth di Aloy, può giocare un ruolo significativo, senza dimenticare che la nostra protagonista è dotata di uno strumento di grande rilevanza: il focus.
Il focus è un visore particolare che ha un’importanza notevole, sia nella trama che nei combattimenti. Con questo oggetto, Aloy può accedere a una sorta di visione “pre-apocalittica”, dove la tecnologia, gli oggetti di interesse e (soprattutto) gli elementi importanti delle macchine ci vengono rivelati. Grazie al suo utilizzo, perciò, siamo in grado di individuare i punti deboli dei nostri nemici meccanici e possiamo sfruttarli a nostro vantaggio per semplificarci le cose.

Un'immagine di Aloy a Cuore della Madre in Horizon Zero Dawn
Horizon Zero Dawn™ – Aloy a Cuore della Madre

Conclusione:

In definitiva, invito chiunque non abbia mai provato questo gioco a farci un pensiero, soprattutto perché il titolo proposto da Guerrilla Games ha veramente qualcosa di speciale. La cura al dettaglio, il gameplay e l’elevato livello tecnico permettono di considerare questo un titolo di qualità eccelsa, da apprezzare dall’inizio alla fine.

Voto finale: 9.2

Trattandosi del mio gioco per Ps4 preferito, non posso fare a meno di consigliarvi l’acquisto di Horizon Zero Dawn, titolo di cui vi consiglio anche il Dlc The Frozen Wilds.
Per saperne di più al riguardo, potete consultare questo articolo qui sotto:

Horizon Zero Dawn – The Frozen Wilds

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Videogiocatore da tempo immemore, con la passione per questo mondo che non ha minimamente risentito dei 25 anni trascorsi a giocare.

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