Horizon Zero Dawn – The Frozen Wilds
Questo articolo è dedicato all’espansione di Horizon Zero Dawn chiamata The Frozen Wilds.
Questa espansione diventa disponibile abbastanza presto, ma considerato il livello di difficoltà e i retroscena, consiglio di giocare l’espansione alla fine della campagna, per ritrovarsi con un ottimo compromesso tra livello di difficoltà e storia narrata.
In ogni caso, se non avete la versione standard e volete saperne di più, o se siete semplicemente curiosi, potete trovare un articolo dedicato a questo link:
Horizon Zero Dawn – Gavio Games World
Il ghiaccio dei Ban-Ur
Il nostro viaggio ci porterà nelle terre ghiacciate dei Ban-Ur, dove Aloy si recherà per saperne di più su un suo collaboratore, Sylens, misterioso personaggio con la quale la protagonista sembra condividere lo scopo della sua missione.
Le cose, però, cambiano radicalmente, quando notiamo un fumo denso e scuro si innalzarsi da un enorme montagna. Nel primo villaggio Banuk dove arriviamo, scopriamo subito che sul monte dimora un Demone, una misteriosa entità in grado di piegare le macchine al suo volere e di renderle molto più aggressive e potenti.
Da Sylens al Demone della montagna
Aloy, domandando di Sylens, viene indirizzata da una figura di notevole autorità, in quanto le informazioni richieste sono segrete e solo alcuni ne sanno qualcosa. Ovviamente, Aloy si ritrova poi coinvolta nella vicenda del Demone e delle macchine “corrotte”: La protagonista offre infatti il suo aiuto per sconfiggere la misteriosa entità, in cambio delle informazioni che sta cercando.
Inizia così la nostra mirabolante storia tra i ghiacci e il freddo delle Frozen Wilds.

Torri, mastini e gelartigli
Le novità introdotte in questa espansione sono numerose, ma, sia chiaro, nessuna di queste riguarda il gameplay: il sistema di gioco, infatti, rimane pressoché invariato, con le meccaniche di combattimento, crafting e pianificazione stealth che si ripropongono con la stessa efficacia e la stessa cura della versione standard.
Le nuove aggiunte riguardano più che altro armi, armature, materiali e mostri (oltre ovviamente all’aggiunta di missioni, ma questo è ovvio). Ci sono alcune novità anche riguardo allo sviluppo di Aloy, ma ne parliamo più avanti.
Armi e Armature nuove
Le armi proposte per affrontare i ghiacciai e le tempeste di neve sono offerte dai commercianti Banuk, assieme alle armature, e propongono tre varianti di archi davvero niente male. Le armature, invece, nonostante la loro innegabile qualità, non le ho mai preferite all’ultima conquista della versione standard, di cui non aggiungerò altro (vorrei evitare spoiler).
Blubagliore, luccicante materiale di estremo valore
Ottenere queste armi richiede un pagamento, come al solito. La moneta di scambio, però, questa volta, non è un materiale particolare di macchina né tantomeno frammenti di metallo, ma Blubagliore.
Questo materiale luccicante si può trovare in molti luoghi sparsi per la nuova mappa del territorio. Inoltre, le varie commissioni prevedono il suo ottenimento frequente come ricompensa. L’idea di utilizzare questo prezioso materiale è sicuramente legata alla qualità degli oggetti ottenibili: per quanto, infatti, le armature io non le abbia utilizzate tanto, le armi sono invece un vero tocco di classe, potenza, precisione e letalità. Dei veri gioielli!
Animali, piante, pelli e cure:
Per quanto riguarda i materiali, ho già citato il Blubagliore, ma non è il solo: nuovi animali, come ad esempio le capre e i tassi, offrono opportunità di ottenimento di pelli e ossa nuovi; inoltre, in alcuni luoghi, ho riscontrato la presenza di piante curative fresche che aggiungono una quantità medicinale notevole alla nostra sacca.
Se inizialmente ho reputato inutile quest’ultima aggiunta, più tardi mi sono dovuto ricredere (e tanto).
Nuove macchine, ancora più feroci
I mostri demoniaci proposti dalle Frozen Wilds sono davvero dei pessimi clienti: feroci, agguerriti, resistenti e versatili, già il primo mastino che incontriamo è in grado di colpirci con attacchi infuocati veloci, costanti ed efficaci sia da lontano che da vicino. La brutta notizia è che purtroppo quello è ben lontano dall’essere il peggiore della zona. Conosceremo infatti altre creature molto antipatiche e che collaboreranno con le nostre vecchie conoscenze tecnologiche.
Le Torri meccaniche:
Ad accompagnare molti gruppi di macchine troviamo anche delle sporadiche torri meccaniche, che utilizzano i loro segnali per rigenerare i nostri avversari. Distruggere o eseguire un ovverride su di loro prima di concentrarsi su chiunque altro è fortemente consigliato, anche perché farlo su tutte vi procura un trofeo (che si accetta sempre volentieri).
L’alternativa al concentrarsi sulle torri vi farà prendere parecchi colpi da… beh, da chiunque. Parlo per esperienza personale. Da chiunque e… da ovunque!
Uomini più tenaci…
Migliorato un po’ è invece il combattimento con gli umani, elemento non perfetto della versione standard: nelle Frozen Wilds, infatti, essi sono in grado di infliggere dei danni più interessanti e i nemici più forti resistono a molte più frecce e colpi della nostra protagonista prima di soccombere.

Mappe e oggetti collezionabili
Blubagliore, pigmenti e altro possono farvi ottenere delle ottime ricompense, ma trovarle potrebbe non essere la cosa più facile del mondo. Per fortuna, i mercanti ci vengono incontro, offrendoci delle mappe acquistabili in cambio di merci e frammenti. Le merci in questione (neanche a dirlo) giustificano in pieno le nuove aggiunte degli animali selvatici della mappa. In altre parole, serviranno alcune parti dei “nuovi” animali delle Frozen Wilds per ottenere quelle informazioni, con la quale potrete collezionare tutti gli oggetti e ottenere gli ambiti compensi.
Certo, non si tratta di un’idea innovativa, visto che in sostanza si tratta della stessa meccanica della versione standard riportata in questo contesto. Ma l’idea funzionava prima così come funziona in questo caso, Anche perché ai videogiocatori serviranno armi e strumenti nuovi per affrontare le nuove minacce di questo DLC.
Squadra che vince…
A livello tecnico e artistico, parliamo di un prodotto che già aveva mostrato un livello molto alto di entrambi. Le cose in The Frozen Wilds non cambiano, con la grafica che ancora oggi potrebbe competere con i migliori e con la solita colonna sonora ad accompagnare momenti di tensione o di adrenalina pura.
Il comparto tecnico continua ad eccellere, con i problemi grafici ridotti praticamente a zero (in questo, Horizon Zero Dawn non solo gareggia coi migliori, ma molti di loro li supera pure tranquillamente).
L’espressività dei personaggi e la loro capacità recitativa continua a lasciare a desiderare, nonostante il doppiaggio lo reputi di ottimo livello.
In conclusione…
Dovendo tirare le somme, The Frozen Wilds di Horizon Zero Dawn riesce a riportare nelle lande gelide la stessa identica qualità e l’ottimo gameplay già riproposto nelle terre dei Nora, dei Carja e degli Oseram.
Purtroppo, al tempo stesso, si trascina inevitabilmente dietro anche i difetti, gli stessi che ci sono sempre stati. In tutta franchezza, però, devo comunque dire che per quanto ci siano e risultino a volte abbastanza evidenti, sono comunque quasi tutti trascurabili, soprattutto se paragonati al contesto, agli aspetti positivi e alla grande qualità di alcuni elementi di gioco, cominciando dal comparto tecnico e artistico fino ad arrivare al gameplay.
Se avete apprezzato la versione standard di Horizon Zero Dawn, The Frozen Wilds rappresenta un ottimo DLC con cui prolungare la vostra esperienza di gioco con la cercatrice dei Nora.