Final Fantasy XV
Nonostante non sia stato in grado di provare tutti gli episodi della serie, Final Fantasy ha probabilmente al suo interno alcuni dei giochi più emozionanti a cui abbia mai giocato. Parliamo di una saga che ha sperimentato, raccontato, stupito ed entusiasmato come poche altre hanno saputo fare nel corso degli anni. Per questo, quando so che un altro episodio è prossimo all’uscita, immediatamente si accende in me quella voglia e quella curiosità di testare il prodotto che mi fa tornare un po’ bambino.
Tuttavia, non voglio mentire: la scottatura che ho subito quando ho giocato al tredicesimo capitolo della saga è stata per me terribile, tanto da spingermi a rinunciare ad acquistare il successivo.
E poi… Square Enix in subbuglio!!
Mi stavo preparando decine e decine di ulteriori fazzoletti per asciugare le lacrime della frustrazione alla notizia che un Final Fantasy versus 13 era alle porte, fino a che non ci fu la svolta in casa Square Enix: membri dello staff che escono, altri che subentrano, progetti dati alle fiamme, altri che vengono forgiati, insomma un vero guazzabuglio di eventi nella quale non entrerò nel merito. Tuttavia era chiaro che questi stravolgimenti avrebbero potuto farsi sentire in vista dell’uscita del nuovo episodio, e così è stato.

Caspita, nientemeno che un principe!
La trama ci vede ricoprire i panni di Noctis, il principe del regno di Lucis che deve sposarsi con una sacerdotessa della provincia imperiale di Tenebrae di nome Lunafreya. Parte così con le sue tre guardie del corpo (che sono anche i suoi migliori amici) e una macchina formidabile (la Regalia) per raggiungere la località di Altissia, dove avverrà il lieto evento.
Le cose iniziano ad andare male… praticamente da subito!
La Regalia, purtroppo, scopriremo essere particolarmente inutile a serbatoio vuoto (sì, avete capito, resteremo a piedi in mezzo al nulla a spingere la macchina con gli altri).
Uno sfortunato inizio:
Altre complicazioni subentrano poco dopo quando ci ritroveremo al verde e dovremo cominciar a fare piazza pulita di mostri e altre orrende creature in giro per la mappa, il tutto per rimediare qualche soldo e pagare le riparazioni e la messa a punto del nostro mezzo di trasporto.
Gladio, Prompto e Ignis (gli amici di Noctis) seguiranno il principe durante il tragitto, affrontando insieme a lui le mille battaglie e i mille problemi che si presenteranno a mano a mano lungo il loro cammino. La loro presenza risulterà uno dei pochi (ma veramente pochi) lati positivi di quest’avventura, tra mostri giganti, forze del male e un viaggio che assume sempre più i contorni di un’odissea.
Storia chiara… ma non troppo!
La storia, che già all’inizio si lascia dietro qualche buco di trama, col tempo creerà delle vere e proprie voragini, lasciando scoperti alcuni punti che meritavano decisamente una maggiore spiegazione. Considerando anche il nome del gioco, Final Fantasy, per l’appunto, questi tipi di approfondimento dovrebbero essere praticamente all’ordine del giorno. Le espansioni e il film Kingsglaive (che in realtà è quasi un prequel del videogioco stesso) aiutano a colmare un po’ queste lacune, nonostante l’amaro in bocca resti comunque per un mancato approfondimento interno all’opera.
Una bella vacanza… o quasi!
Il gioco è inizialmente molto chiaro nel suo intento: è un viaggio, fatto di scoperte, di bei momenti e di dolore, di quattro ragazzi che si ritroveranno a dover condividere tutto questo e molto altro. Il modo in cui Final Fantasy XV affronta il tema dell’amicizia mi ha emozionato molto, e lo ritengo infatti uno dei migliori giochi a cui ho giocato per il modo in cui ciò è stato fatto. Purtroppo, per altre cose, non è stato così infallibile.

Due facce della stessa trama:
Penso sia impossibile riuscire a giudicare la trama (e parte del gameplay) di Final Fantasy XV senza necessariamente dividerla in due parti: stiamo infatti parlando di una storia che per le prime venti ore si svolge nel regno di Lucis, in una regione da esplorare in open world piena di quest secondarie e attività collaterali; la seconda (e ultima) parte di trama ci vede invece catapultati in una situazione molto più lineare, dove la trama prosegue il suo cammino senza interruzioni fino al suo emozionante epilogo.
La prima parte di Trama:
La prima parte del nostro viaggio ci rende partecipi delle attività del gruppo al punto tale da sentirci parte di loro fin dalle prime ore. Se questo toglie un po’ di epicità ad una trama che magari ne potrebbe offrire molta, dall’altra permette di goderci il viaggio quasi fosse una vacanza, con tanto di campeggio, cibo squisito e fotografie da ammirare. A qualcuno questo non è piaciuto, e lo capisco. Purtroppo, al tempo stesso, non posso dire altrettanto per quanto mi riguarda: il viaggio visto in questo modo è coinvolgente, bello da vivere e immerge il videogiocatore nel mondo di Final Fantasy XV in maniera a dir poco sublime. Nonostante quello che succede nel regno, le disavventure e la quantità di pericoli da affrontare, ognuno dei personaggi troverà sempre un momento per sorridere, ed è la compagnia che li circonda a permettere tutto ciò. Se non è amicizia questa…
La seconda parte di Trama:
La seconda parte della trama vede invece i protagonisti percorrere un lungo tunnel fino alla fine della storia. Eravamo stati avvisati di questo, è vero, ma il punto è (scusate la poca galanteria): chi se ne importa. Che lo sapessimo o meno, ciò non toglie che la trama prende improvvisamente una piega completamente diversa: diventa frettolosa, povera di spessore, ma soprattutto lascia alle sue spalle tanti (davvero troppi) quesiti irrisolti.
Film ed espansioni per colmare un vuoto enorme:
Che queste voragini siano parzialmente colmabili da eventuali film (Kingsglave) o da DLC e contenuti extra, credo abbia poca importanza: la saga ci ha abituato a trame mozzafiato con intrecci e retroscena incredibili, e mai come in questo episodio ho avuto la sensazione di avere avuto a che fare con una gigantesca occasione sprecata.
Le premesse facevano pensare a una trama che poteva fare moltissimo, nella seconda parte, cosa che seconde me non è affatto riuscita a fare. Non solo, ma molti personaggi quasi arrivano a perdere parte della loro personalità, che tanto sembravano poter avere nel corso della prima parte di gioco.
Un gran finale per compensare:
Gli eventi si susseguiranno velocemente fino ad arrivare all’epilogo, che per fortuna ripaga in buona parte quelle ultime dieci ore di trama passate nella confusione.
Le emozioni non mancheranno, così come non mancheranno i ricordi di un viaggio unico, nel bene e nel male; e tutto sommato, forse, tanto basta a lasciare dentro qualcuno di noi una sensazione positiva su questo gioco.

Final Fantasy XV è azione!
Il gameplay basato su schivate in tempo quasi reale, cambio di armi, combo, tecniche e “chi più ne ha, più ne metta” ha fatto sorridere il sottoscritto dall’inizio alla fine. La serie è famosa per le sue “sperimentazioni” costanti, da questo punto di vista, ma tuttavia va ricordato che Final Fantasy aveva bisogno di riscatto, e la Square Enix aveva bisogno di riconfermarsi una casa videoludica capace di creare cose straordinarie con questa saga. Sotto questo punto di vista, il gioco dimostra davvero un combat system innovativo, semplice da imparare anche se non banale dal punto di vista della gestione.
Un principe molto impegnato:
Le tante quest secondarie, le numerose cose da fare, i luoghi da esplorare fanno parte di una componente di gioco che diverte e intrattiene, che soddisfa e che in alcune occasioni mette in seria difficoltà il gruppo di eroi, costringendoci davvero a tirare fuori il meglio di noi.
Si va a caccia…
Le missioni di caccia, che ricordano vagamente il dodicesimo capitolo, sono solo la punta dell’iceberg di una quantità di attività collaterali notevole.
I mostri che possiamo affrontare attraverso questa attività possono darci parecchio filo da torcere, se sottovalutati. Sfruttare le combo coi compagni e tenersi pronti a repentine schivate sarà di fondamentale importanza per riuscire a scamparla. I nemici, d’altro canto, a volte sono in grado di regalare dei momenti di epicità pazzeschi, grazie a scenari davvero incredibili ed esemplari giganteschi e potenti da affrontare. Se, a tal proposito, le missioni di caccia non vi bastano, in giro per la mappa si trovano altri nemici, non vincolati alla lista dei ricercati, che possono essere affrontati e risulteranno dei veri ossi duri. Sta a voi scoprire dove si trovano!
… e perché no?! Andiamo anche a pesca!
Oltre a questo, il nostro Noctis può occuparsi del suo hobby preferito: la pesca. Quest’attività diventa disponibile già dopo le prime ore e ci permetterà di migliorare molto le sue abilità. Numerose, inoltre, saranno le quest secondarie correlate a tutto questo, impegnandoci così per parecchie ore per strappare le ricompense che le missioni ci offriranno.
Momenti un po’ più… Social
Il principe non è l’unico con dei passatempi: Prompto è infatti un fotografo provetto, capace di innalzare col tempo la qualità di foto e scene vissute nell’arco della giornata attraverso l’uso di filtri e inquadrature sempre più apprezzabili. Anche a livello massimo, capiterà comunque di vedere foto non imprecise e a tratti confuse; tuttavia, in alcuni casi riuscirà al contrario a sorprendere parecchi videogiocatori, grazie a delle tempistiche e delle modifiche alle immagini che portano ad un risultano finale decisamente notevole.
Ignis, chef pentastellato!
Un altro hobby che regala degli eccellenti spettacoli per gli occhi (ma non solo) è quello di Ignis e della sua cucina impeccabile. Piatti perfetti, buoni, realizzati da ricette recuperate un po’ da ovunque, l’acquolina in bocca sarà inevitabile per qualunque videogiocatore. La presentazione dei piatti fa sembrare ogni pietanza una miscela perfetta di ingredienti provenienti dai migliori ristoranti pentastellati. Dei veri capolavori!

“Non è fortuna, ma talento!” (Cit. Gladio)
Ultimo, ma non per importanza, è la specialità di Gladio, vero esploratore del gruppo. Le sue capacità di recuperare oggetti rari e preziosi lo rendono un componente fondamentale almeno quanto gli altri. Ai livelli più alti sarà in grado di mettere a disposizione del gruppo degli oggetti utili per le battaglie future, e non solo.
Per quanto il suo contributo tenda a passare più inosservato, sottovalutarne l’utilità sarebbe davvero una mossa ingenua.
Una magia un po’ incerta…
L’unica pecca di questo nuovo sistema introdotto da Final Fantasy XV risiede nell’uso delle magie, utili ma spesso troppo macchinose da usare, soprattutto se paragonate alla fluidità che invece caratterizzano la maggior parte di tutte le altre azioni da compiere (facilmente azionabili mediante la pressione di pochi tasti).
Una grafica… mostruosa!
Dicono che la grafica non sia tutto in un videogioco. Sono d’accordo, tuttavia quando si gioca a Final Fantasy XV non si può fare a meno di notare che l’impatto visivo con i paesaggi, con l’ambiente e coi dettagli è davvero straordinario. La Square Enix ci ha abituato a giochi veramente molto belli da vedere e anche questa volta non siamo rimasti delusi: anche durante le battaglie, la grafica si manterrà sempre su livelli molto alti di resa.
Le esplosioni e gli attacchi speciali sono tanto utili negli scontri quanto belli da vedere, nonostante a volte la telecamera ci impedisca di goderceli appieno.
Una telecamera a volte dispettosa:
Già, la telecamera, la stessa che ogni tanto tende a fare i capricci durante le fasi più movimentate di gioco. Niente di grave, ma nelle battaglie più epiche e importanti, subire danni a causa di una telecamera a volte dispettosa e di ostacoli che si sovrappongono tra il videogiocatore e il principe Noctis possono dare vita a momenti di leggera frustrazione.
La grafica è dalla parte degli hobby
Le foto di Prompto inserite nel gioco non sono sempre fatte con il giusto criterio, ma riescono in alcune occasioni a sorprenderci con degli effetti, degli sfondi e degli scenari davvero apprezzabili.
Soprattutto ai livelli più alti di abilità, Prompto è in grado di portare al resto del gruppo degli scatti davvero notevoli, in grado di soddisfare anche qualche occhio un po’ esigente.
Gli stessi pasti cucinati da Ignis fanno ogni volta venire l’acquolina in bocca, grazie ad una realizzazione accurata e dettagliata di ogni singola prelibatezza.
I dungeon
Gli ambienti più angusti e i posti più lugubri sanno creare un’atmosfera che lascia col fiato sospeso. In più di un’occasione mi sono ritrovato sommerso dalla suspense all’interno dei vari dungeon. Anche in quelle occasioni dove il livello dei personaggi mi permetteva di girare con una certa tranquillità, mi sono spesso ritrovato ad avere un po’ d’ansia, complice le ambientazioni buie e un ottimo accompagnamento musicale. A tal proposito…
Musica, maestro!
Se pensate che il gameplay e la grafica siano i punti di forza di questo gioco, dimenticateli. E pensate alla colonna sonora.
Il lavoro svolto in questo caso è stato formidabile, le scene della trama e delle missioni sono qualitativamente innalzate di tantissimo, grazie proprio ad una scelta musicale perfettamente azzeccata. Lo stile tipico della saga è palese già dopo le prime battaglie, con la musica incalzante che fa da sfondo ai primi scontri e che sa di Final Fantasy fin dall’inizio.
Momento “nostalgia”:
L’opportunità di accedere a delle compilation di colonne sonore prese direttamente dai vecchi episodi della saga è un’idea bellissima, capace di far rivivere ai fan di vecchia data i ricordi di quelle avventure che sembrano ormai distanti un secolo.
Ascoltare queste musiche sulla Regalia durante i viaggi da un punto all’altro della mappa è senza dubbio un ottimo modo per passare il tempo mentre si attende di arrivare a destinazione.
Per me, Final Fantasy XV è, a livello di musiche, un gioco da 10.

Per Concludere…
Riassumendo, Final Fantasy XV è, a mio modo di vedere, un capolavoro mancato. La grafica, la colonna sonora, il gameplay, tutto funziona quasi alla perfezione. La trama così suddivisa purtroppo abbassa parecchio il mio voto finale, assieme a diverse questione lasciate in sospeso, nonostante le emozioni provate mi abbiano lasciato davvero un ricordo bellissimo di quest’esperienza videoludica.