Far Cry 5
Dopo due primi episodi passati piuttosto inosservati, in questo articolo parliamo di una saga che col terzo episodio è arrivata a livelli popolarità mai avuti prima di allora. Grazie ad un gameplay ispirato e ad uno dei cattivi più riusciti degli ultimi anni, Vaas, Far Cry ha potuto davvero godere di un’ottima fama. Il quarto capitolo, ambientato nel Kyrat, ha fatto sorridere gli appassionati: un ottimo Pagan min, un’ambientazione studiata e ben pensata con un gameplay collaudato anche se privo di novità significative, hanno permesso al quarto capitolo di avere un discreto successo, nonostante alcuni bug ed imprecisioni che purtroppo non si poteva fare a meno di notare.
Aspettative e modeste speranze:
Far Cry 5 prometteva un ambiente di gioco completamente diverso, senza però rinunciare alle meccaniche del gameplay che hanno reso famoso il brand. Dal canto mio, prima dell’uscita del gioco speravo più che altro riuscissero a rinunciare a qualche bug, a qualche glitch e ad altri orrori visti nel quarto capitolo.
Un inizio col botto!
Se nel precedente episodio della saga il Kyrat si è sacrificato per noi subendo esplosioni, incendi e uccisioni in ogni dove, questa volta Ubisoft ha chiamato in causa la bandiera a stelle e strisce. Far Cry 5 è infatti ambientato in una regione del Montana, Hope County, dove vivremo le vicende di una regione caduta nelle mani di una pericolosa setta (chiamata Il Progetto Eden’s Gate) capitanata da Joseph Seed, detto anche “il Padre”.
Un sacco di cattivi contro… il “Vice”!
Insieme a lui ci saranno John, Jacob e Faith a cercare di impedire con ogni mezzo la riconquista, da parte nostra, della regione.
Dopo un primo tentativo di consegnare il Padre alla giustizia, ci ritroveremo inizialmente soli a completare fuga, tutorial e prime sparatorie, oltre naturalmente ad una breve creazione del nostro personaggio, di cui in realtà potremo modificare solo l’aspetto.
Tale aspetto non avrà ovviamente alcuna ripercussione sulla storia, anche perché tutti i personaggi con cui parleremo ci chiameranno semplicemente “Vice”.
Benvenuti a Hope County!
L’open world ci verrà successivamente messo a disposizione per portare morte e distruzione ovunque il nostro personaggio decida di andare. La possibilità di fare tutto questo in compagnia di un amico è un aspetto molto apprezzato, anche se purtroppo sfruttato poco dal sottoscritto. Far Cry 5 resta comunque piuttosto godibile anche in single player, con la mappa di gioco che propone numerose attività secondarie: tra gli oggetti da raccogliere, le acrobazie da stuntman, i personaggi del roster da reclutare e molto altro, a Hope County scopriremo che c’è tanto lavoro da sbrigare.
La storia affronta le sue tematiche in maniera decisa ed efficace, avvolgendoci con scene piuttosto suggestive. momenti particolari, creati con un buon livello di regia, ci permettono di godere della sceneggiatura, che contiene al suo interno delle idee davvero ottime.
Attività Extra!
Per quanto riguarda le missioni secondarie, alcune situazioni che partono con premesse piuttosto comuni hanno poi rivelato dei risvolti decisamente bizzarri: diverse quest secondarie attraversano così una quantità smisurata di stereotipi e mostrano situazioni e dialoghi ai limiti del comico e del rocambolesco. Naturalmente non mancano le difficoltà, ma sono tutte sempre volte a mettere in risalto la follia del momento piuttosto che la sua ridicolosità.
Far Cry 5 offre anche numerose attività da affrontare un po’ più seriamente, ma queste ultime non penso abbiano delle storie particolari che non si siano già viste altrove, per quanto le meccaniche di gioco siano ovviamente le stesse.

La trama convince, l’ambientazione anche di più
Come avrete dunque già intuito, se la trama si rivelerà molto carina da giocare e completare, l’ambientazione di gioco strapperà parecchie risate: non mancheranno i luoghi comuni tipici del Montana (e non solo), con gente matta da legare ovunque che farà e dirà cose davvero folli.
Il bello, in tutto questo, è che noi asseconderemo la maggior parte di queste idee “strane”, finendo per rendere molte delle nostre azioni al limite del ridicolo.
Un elogio agli antagonisti:
Non mancheranno le parti più seriose, specialmente nella trama, dove i nostri antagonisti principali giocano un ruolo chiave (e lo giocano anche molto bene): ognuno si approccerà a noi in modi diversi, ognuno sfoderando le proprie armi, risultando vere e proprie spine nel fianco per il protagonista. Ci saranno quindi tre grandi regioni da liberare, prima di poter finalmente andare a sconfiggere Joseph Seed.
Il ruolo di antagonista di quest’ultimo è stato ricoperto nel corso degli anni da personaggi davvero ispirati, ben riusciti. Perciò, riuscire a essere alla loro altezza è senza dubbio una cosa piuttosto difficile. Il Padre ci riesce, però, mettendo in scena tutto il suo carisma e le sue doti comunicative, facendo detestare e apprezzare allo stesso tempo il villain scelto da Ubisoft per questo gioco.
Grafica e colonna sonora decisamente godibili
Far Cry 5 sa veramente offrire un paesaggio splendido alla vista. L’ambiente è fluido e il gioco di luci sa regalare molto allo sguardo di chi gioca. Sia nelle fasi stealth che durante la pesca, sia nei momenti di shooting piuttosto che in quelli cui ci si arrampica, tutto ciò che ci circonda possiede una varietà di colori ed effetti speciali che sanno farsi apprezzare parecchio.
Unico piccolo difetto, inevitabile dal mio punto di vista, è un leggero peggioramento del paesaggio quando ci troviamo sugli aerei e sugli elicotteri. Niente di grave, ma vista la qualità che si riscontra a terra, è facile notare la differenza dall’alto.
Musiche di tutti i tipi:
La colonna sonora è frutto di un lavoro molto ben eseguito, con le musiche che ci accompagneranno attraverso le nostre avventure senza risultare mai fuori luogo. Tra canzoni sentite alla radio piuttosto che durante una scena importante della trama, il connubio tra l’elemento grafico e quello sonoro creano un mix godibile che innalzano di parecchio il livello di qualità di Far Cry 5.
Dalle classiche canzoni dai toni folkloristici e che ricordano il Montana in modo quasi inevitabile, si passa a delle musiche tipiche della serie nei momenti più opportuni, capaci dunque di creare suspense o frenesia senza distaccarsi troppo dal contesto.

Ricco Gameplay per un ottimo Open World
Il gameplay offre attività di ogni tipo: caccia, pesca, sparatorie, approccio stealth, numeri da stuntman, raccolta di oggetti e tanto, tanto ancora. La modalità Arcade, introdotta da Ubisoft in questo capitolo e accessibile da vari punti della mappa, consente di accedere a mappe alternative dove creare scompiglio (qualora l’intera Hope County non fosse abbastanza!).
Le quest secondarie sono molte, le attività collaterali un’infinità. Le ore da trascorrere su Far Cry 5 possono essere davvero tante, soprattutto se si pensa che le missioni al suo interno sono circa 150!
La mappa offre una quantità di spazio molto ampia, lasciando a disposizione del giocatore una svariata quantità di veicoli e il buon vecchio viaggio rapido. Con quest’ultimo, mediante lo sblocco di un’abilità, è possibile accedere a un luogo mediante avio-trasporto, consentendoci attraverso la tuta alare e il paracadute di raggiungere i luoghi di interesse in pochi secondi.
Mille modi per sconfiggere i nemici!
Se nel precedente capitolo della saga (giocato su Ps3) ho avuto qualche difficoltà nelle fasi di shooting a causa di un sistema di mira con la quale mi sono trovato un po’ peggio dl solito, Far Cry 5 possiede invece delle fasi di shooting che ben si distaccano da tutto ciò: siamo tornati insomma ai livelli del terzo episodio, con agganci rapidi che ci consentono di eseguire uccisioni veloci ed un comodo utilizzo delle armi, arco compreso.
Per quanto riguarda le fasi stealth, da amante di questa componente non posso che sorridere: disattivare allarmi, attirare animali predatori verso i nemici ed eliminare chi si isola dal resto del gruppo risulta piuttosto appagante, soprattutto quando interi avamposti e insediamenti della setta vengono liberati restando nell’ombra e senza destare sospetti, disattivando allarmi e mantenendo celata la propria posizione.
Caccia, pesca e alcune compagnie interessanti
In Far Cry 5 ci sono molte (moltissime!) altre attività disponibili: si passa dalla pesca, con molte specie messe a disposizione, al reclutamento di persone e animali addomesticati.
Un compagno di avventure:
In mezzo alle reclute e ai diversi animali disponibili, vi saranno anche dei personaggi particolari, dotati di abilità e caratteristiche speciali e uniche. Dal cecchino al pilota di aerei, dal cane all’orso, si potranno sbloccare diversi soggetti. Portando a termine determinate sfide, oltre al riconoscimento nel menù delle sfide ci ritroveremo i vari personaggi con dei potenziamenti aggiunti.
Un sistema interessante che, come la maggior parte delle meccaniche di Far Cry 5, non risulta nuovo ai fan della saga, ma che comunque impegnerà il videogiocatore più scrupoloso che vorrà completare tutto il possibile.
Si rinnova l’appuntamento con la caccia:
La caccia sarà un altro aspetto importante da tenere in considerazione: proprio come negli altri episodi, infatti, possiamo potenziare le nostre borse, le nostre capacità di trasporto oggetti e altro attraverso l’uso delle pelli e delle parti che recuperiamo dagli animali che vivono a Hope County.
Comparto Tecnico tra alti e bassi…
Anche in questo capitolo (ahimè) non mancano bug e glitch, a tratti un po’ snervanti: capita di incontrare nemici mentre parliamo con qualcuno, interrompendo la conversazione e creando un effetto di estraniazione dal realismo in cui fino a poco prima eravamo coinvolti.
Altri episodi possono verificarsi nel corso dell’avventura e nonostante me ne siano capitati veramente pochi di entità grave (forse due o tre in tutto il gioco), creano comunque una sensazione di “precarietà” che fanno temere ogni volta per i nostri progressi.
I bug, queste fastidiose certezze…
L’assurdità di determinate situazioni all’interno del gioco non viene enfatizzata dall’assurdità dei bug che si presentano. Insomma, per farla breve, per quanto non avvengano con frequenza, i difetti grafici risultano a volte fastidiosi.
In compenso, almeno per quanto riguarda, non ho sofferto di particolari cali frame rate, riuscendo tutto sommato a godermi l’esperienza di gioco.
Per quanto riguarda i tempi di caricamento, nonostante io sia piuttosto schizzinoso,(diciamocelo, a tutti danno fastidio i caricamenti 😉 ) devo dire che le attese non sono risultate troppo snervanti. Tuttavia, vista la quantità di viaggi rapidi necessari per coloro che hanno intenzione di recuperare tutti gli oggetti e completare le attività collaterali offerte da Far Cry 5, a volte i caricamenti risultano un po’ frustranti.

Giudizio Finale:
Nel complesso Ubisoft ha svolto un bel lavoro col suo ultimo titolo della serie di Far Cry, mettendo a disposizione del mercato videoludico un prodotto che non rinuncia alle meccaniche ormai legate al brand che hanno contraddistinto la serie in questi anni, ma al tempo stesso ricrea narrazioni e antagonisti eccellenti accompagnandoli a un comparto tecnico che convince.
Il gameplay risulta dunque piacevole, per quanto privo di forti novità, ed è inserito ottimamente in un’ambientazione particolare ma che ho trovato davvero bella, ricreata bene e divertente da giocare.
Ottima la grafica e il comparto sonoro, con tutti i numerosi richiami alla regione del Montana e gli stupendi paesaggi e colori che il comparto artistico offre.
Peccato per i glitch e i problemi tecnici, a volte troppo presenti, e per la struttura generale che non si discosta molto dai precedenti episodi.