Fallout 4

Nel corso degli anni, abbiamo assistito alla nascita di numerosissime saghe videoludiche di successo. A ripensarci, gli episodi e le serie che ci hanno fatto emozionare, divertire, stupire e a volte anche arrabbiare sono veramente tante.
Alcune di loro nascono dall’idea di voler rincorrere un realismo che trae molta ispirazione dalla realtà che ci circonda. Altre, invece, nascono da un’idea di mondo completamente diversa, così lontano dalla concretezza di ciò che ci circonda, eppure capace di avvicinarsi molto alla fantasia dei videogiocatori, tanto da conquistarsi un posto nei loro cuori.

Questo è il caso della saga di Fallout

Un mondo dove, dopo la seconda guerra mondiale, l’energia nucleare e gli sviluppi tecnologici si sono sviluppati fino a raggiungere dei livelli incredibili. Purtroppo, però, il genere umano non è riuscito ad amministrare le risorse e le ricchezze a disposizione, finendo per iniziare una guerra dalle conseguenze disastrose. Così comincia la storia della saga di Bethesda, di Fallout, e così comincia il suo quarto episodio della saga, uscito il 10 Novembre 2015.
Benvenuti nel Commonwealth!

Un ghiacciolo… di 200 anni!

La storia si svolge a Boston, in una tranquilla e ridente città chiamata Sanctuary Hills, dove all’interno di una famiglia potremo scegliere quale dei due partner essere. Fatta la scelta, potremo personalizzare il nostro avatar per prepararci a vivere con lui l’avventura. Insieme a loro, il figlio Shaun e il robot domestico chiamato Codsworth ci faranno compagnia durante quella che sembra essere una normalissima giornata di sole. Le nostre caratteristiche S.P.E.C.I.A.L. (forza, percezione, costituzione, carisma, intelligenza, agilità e fortuna) verranno da noi decise quando un rappresentante di un’azienda chiamata Vault-tec farà la sua comparsa davanti all’ingresso di casa nostra. Avremo a disposizione un numero limitato di punti (21, per la precisione) e potremo scegliere anche di non mettere alcun punto in alcune caratteristiche, prediligendone soltanto alcune. A noi la scelta. 

Una schermata apposita che ci permette di distribuire i primi 21 punti alle caratteristiche s.p.e.c.i.a.l del nostro personaggio di Fallout 4
Fallout 4_La prima schermata di attribuzione degli S.P.E.C.I.A.L.

Appena in tempo!

Il tempismo di questo rappresentante è ottimo, perché pochi minuti dopo ci verrà comunicato un fatto tragico alla tv: alcuni rapporti confermano infatti la caduta di ordigni nucleari in molte delle grandi città americane. Inizia così con il nostro partner e con Shaun una fuga verso il Vault nella quale siamo stati invitati poco prima, un rifugio sotterraneo a prova di radiazioni. Come quello, ne sono stati costruiti altri, ma solo alcune persone sono invitate a stare al loro interno. 
Dopo aver tirato un profondo sospiro di sollievo, scopriamo (purtroppo) che il Vault altro non è che un laboratorio criogenico, dove tutti i suoi ospiti vengono congelati all’interno di capsule apposite. 

Un lungo pisolino da incubo!

Resteremo al suo interno per più di 200 anni, dove nel frattempo alcuni uomini rapiranno Shaun e uccideranno il nostro partner. 
La capsula a un certo punto si aprirà, liberandoci, e consentendoci di uscire dal vault 111 per riscoprire una superficie completamente nuova, influenzata dalle radiazioni e da una quasi totale mancanza di leggi. Con la casa distrutta, il partner ucciso e con Codsworth rimasto come unico lascito di una realtà che ormai non esiste più, comincerà la nostra storia con un pensiero solo fisso in testa: ritrovare Shaun e i loro rapitori.

Una trama a più conclusioni:

Il Vault-Tec Boy, icona simbolo della saga di Fallout

Partendo da queste premesse, è chiaro che la storia ha un inizio drammatico e che il Commonwealth è tutt’altro che un bel posto. Creature radioattive, pericolose e aggressive abitano la zona contaminata, accompagnate da predoni, saccheggiatori, robot impazziti e mercenari senza scrupoli. In tutto questo minestrone di nemici, dovremmo prendere spesso delle decisioni, non solo attraverso i dialoghi, ma anche attraverso le nostre azioni. Questo tipo di “responsabilità” sarà presente tanto nelle missioni secondarie quanto nella trama principale: quest’ultima, infatti, vedrà comparire a mano a mano una serie di fazioni in lotta tra di loro, ognuno con i suoi segreti, ognuno con i suoi scheletri nell’armadio, ognuno con i suoi principi, le sue idee e la sua identità da difendere. Starà a noi fare da ago della bilancia e decidere da che parte schierarci in questa guerra che vedrà in campo i Minuteman, la Confraternita d’Acciaio e l’Istituto. A questi tre si aggiungono anche i Railroad, nonostante il loro ruolo sia leggermente più trasversale.

Finali alternativi e carenza di climax:

Nonostante la somiglianza di alcune missioni (che saranno pressoché identiche ma effettuabili con un gruppo piuttosto che con l’altro), alcune differenti scelte e azioni sapranno rendere il finale “aperto” a più conclusioni. 
La nota dolente, purtroppo, sarà la mancanza a tratti di quel tono di epicità di cui si percepisce la mancanza. La storia non sarà certo esente dal possedere dei colpi di scena interessanti, ma una volta passati quelli occorrerà parecchio prima di vedere degli sviluppi degni di nota. Spesso ci capiterà di eseguire delle missioni senza percepirne realmente l’importanza, quasi come se fossero delle quest secondaria fra tante. Peccato, perché alcune trovate della trama sono davvero apprezzabili e un paio di colpi di scena mi hanno saputo sorprendere positivamente.

Un'immagine di un incontro con un Deathclaw Luminescente in Fallout 4

Gameplay, punta di diamante dalle mille risorse

Gioco action (sparatutto, si potrebbe quasi dire) con forte impronta da Gdr (gioco di ruolo), Fallout 4 ha in sé numerosi altri elementi di gameplay: c’è innanzitutto l’open world, dove avremo la possibilità di esplorare una mappa di gioco piena zeppa di contenuti, con un sacco di edifici e luoghi da visitare; c’è poi la possibilità di affrontare molte sfide in stealth, per cogliere di sorpresa i nemici e risparmiare munizioni e medicine; senza dimenticare il crafting, che arriva a coinvolgere armi, equipaggiamento, armature atomiche e anche… interi insediamenti!

Una splendida mappa di gioco:

Una cosa che non smetterò mai di dire e di scrivere è che la zona del Commonwealth è stata costruita in maniera divina: lo spazio a disposizione, per quanto non sia il più grande mai visto, è stato riempito abbondantemente di strutture e luoghi interessanti, ognuno dei quali è un potenziale punto di viaggio rapido.
Tutto ciò rende la mappa estremamente navigabile e piacevole da esplorare, oltre a supportare magnificamente la componente Action di Fallout 4. Insomma, è il tipo di Open World che piace a me.
Se vi interessano maggiori dettagli riguardo la mia opinione e/o volete condividere con me la vostra, vi lascio un link di un articolo qui sotto dove tratto l’argomento:

Gli Open World – Gavio Games World

Dalle mazze chiodate ai lanciamissili!

Se da una parte abbiamo la possibilità di trovare parecchie armi differenti, scopriamo presto che in realtà la differenza non la fa tanto la tipologia, quanto le modifiche e le variazioni applicate ad uno stesso tipo di arma. Per intenderci: ci potrebbe capitare di trovare due fucili da combattimento dal nome identico, ma magari il mirino, il calcio e/o il caricatore sono differenti. Queste differenze rendono le armi molto diverse tra loro non solo nell’efficacia, ma anche nell’utilizzo.
Un fattore da non sottovalutare!
Questo non solo offre la possibilità di trovare armi molto diverse tra loro, ma ci consente di portare le modifiche da un’arma a un’altra per crearne una terza completamente diversa. Ciò, tuttavia, non ci impedisce di raccogliere i materiali che servono e costruire la modifica per conto nostro. Per fare questo occorrono certe abilità speciali, da acquisire con l’avanzare dei livelli.

Siamo tutti un po’ S.P.E.C.I.A.L!!!

A questo proposito, il nuovo sistema di sviluppo proposto da Bethesda per Fallout 4 mi ha sicuramente soddisfatto: aumentare gli S.P.E.C.I.A.L non sarà un’impresa ardua come nel terzo capitolo della saga e non avranno certo il forte impatto che avevano nei primi due capitoli; con un punto abilità potremo migliorare di uno forza, costituzione o altro, a nostra scelta, oppure scegliere di apprendere un’abilità ad esse associate.
Inizialmente ci verranno forniti 21 punti da distribuire per creare un personaggio che risulti affine alle nostre preferenze. Questi punti, per quanto pochi, sono sufficienti a garantire al nostro eroe (o eroina) dei punti di forza e di debolezza abbastanza evidenti.

Qualche consiglio utile…

Se possedete già il gioco e volete sapere come distribuirli o se siete alle prime armi e volete qualche dritta su come sopravvivere nella Zona Contaminata del Commonwealth, vi lascio un link qua sotto dove potrete raggiungere un mio articolo dedicato a questo argomento:

Fallou 4: Consigli di gioco – Gavio Games World

Meno Gdr, più Action!

La perdita di una parte di componente ruolistica a favore di una maggiore fase action può far storcere il naso a parecchi fan dei primi capitoli. Lo Spav (detto anche s.p.a.v. : Sistema di Puntamento Assistito Vault-tec), ne è la testimonianza: il suo utilizzo, nel precedente episodio, consentiva al giocatore di scegliere quale parte del corpo del nemico prendere di mira e, in base alle capacità del personaggio, si avevano delle percentuali di probabilità di mandare il colpo a segno.
Tutto questo resta invariato anche in Falout 4, con la differenza che se prima il tempo restava bloccato completamente durante questa “fase di scelta”, adesso il tempo viene solo rallentato, mettendo al videogiocatore quel poco di fretta in più da rendere le cose leggermente diverse.
Nonostante questo e altri cambiamenti, nel mio caso si tratta quasi sempre di scelte di sviluppo che ho apprezzato e che mi sono continuate a piacere.
Il gameplay trova spesso il modo di rendersi appetibile ai videogiocatori, proprio per il fatto che la mappa, pur non essendo enorme, ha comunque un sacco di cose da farci vedere, da mostrarci, anche se non sarete pronti a rincorrere la storia principale come un gatto con un topo.

Una terra ricca di opportunità!

Le quest secondarie e le attività collaterali sono veramente tante, e questo va ad aggiungere valore ad un gameplay che ha ancora parecchie carte da giocare: se, infatti, le missioni non fossero abbastanza, i videogiocatori avranno la possibilità di costruire vari insediamenti in tutto il Commonwealth. Si tratta senz’altro di una novità che può indignare alcuni e allo stesso tempo far riempire di gioia altri. Non è un’attività obbligatoria, se non nelle primissime fasi, ma è senza dubbio un elemento importante del gameplay. Grazie a questo, in alcune aree avremo un’officina che ci permetterà di costruire case, arredamenti, difese, campi agricoli, sorgenti d’acqua, risorse varie, negozi e molto altro.
Dal canto mio, ho costruito insediamenti ovunque, divertendomi molto creare luoghi impenetrabili dalle mille risorse, collegando tra loro i vari luoghi attraverso delle tratte di carovane al servizio delle varie comunità. Facendo questo, naturalmente avevo un punto di appoggio in svariate zone del Commonwealth, così da poter riuscire a raggiungere un luogo sicuro in poco tempo ovunque mi trovassi. A tutto questo, va aggiunta la possibilità di creare negozi e attività con la quale creare delle entrate per l’insediamento (vale a dire per le mie tasche 😀 ) e diventare ricco.

Fallout 3… anzi no, 4!

Graficamente ci ritroviamo ad affrontare un argomento assai spinoso: se il gameplay di Fallout 4 è il vero punto forte del titolo, dal punto di vista grafico non possiamo decisamente dire altrettanto; nonostante i colori diversi, il luogo geografico diverso e gli elementi di gioco aggiunti, stiamo parlando di una quasi totale fotocopia del terzo capitolo della serie. Non solo ci sono molti altri giochi che hanno proposto una qualità grafica parecchio diversa, ma alcuni difetti presenti prima non sono stati migliorati per nulla: i glitch e gli errori grafici persistono, anche se per fortuna non in maniera ingestibile

Anonime apparenze:

I personaggi più importanti non differiscono così tanto dagli altri, tanto che alcuni di loro mantengono gli stessi movimenti legnosi delle altre persone, le stesse facce ai limiti dell’inespressività e lo stesso anonimato per quanto riguarda il loro design (non fosse per l’outfit di alcuni di loro la differenza sarebbe davvero uguale a zero).

La musica adatta all’ambientazione:

La colonna sonora, per quanto piacevole e per quanto perfettamente in linea con l’ambientazione pseudo-americana degli anni ‘50, ripropone gran parte delle canzoni del precedente capitolo, con l’aggiunta di qualche pezzo nuovo molto orecchiabile. Forse sarebbe stato opportuno aggiungere qualche traccia in più (secondo me non guastava).
Perciò, per quanto l’ambientazione di Fallout 4 sia sempre apprezzata dai fan della serie, il livello di resa grafica proposta non è purtroppo all’altezza di un gameplay che sa davvero regalare una quantità indicibile di ore di divertimento.
Un vero dispiacere.

Un doppiaggio tutto sommato ben fatto:

Per quanto riguarda il doppiaggio, Fallout 4 è disponibile completamente in italiano, dalle conversazioni ai sottotitoli. Un fatto senz’altro positivo. Unica nota negativa di questo aspetto è il fatto che a volte le voci si sovrappongono nei dialoghi con più persone (forse più per un problema generale piuttosto che del doppiaggio in sé).
Per fortuna, la cosa accade davvero pochissime volte.

L'armatura atomica con numerose modifiche applicate all'interno di Fallout 4

Per Concludere…

In definitiva, Fallout 4 non è riuscito a fare quel passo in avanti che molti fan avrebbero voluto, ha decisamente avuto un impatto meno devastante del suo predecessore e credo che soprattutto a livello grafico ci sia parecchia strada da fare.
Il gameplay è semplicemente sublime, eccezionale, il vero asso nella manica di un gioco che ha tantissime ore da offrire a chiunque abbia voglia di scoprirne i segreti.
La trama è apprezzabile ma non fa certo urlare al miracolo, perde facilmente ritmo e manca a tratti di empatia.

La colonna sonora è adattata perfettamente all’ambiente che ci circonda, nonostante alcune musiche siano le stesse del terzo episodio e la playlist avrebbe forse meritato qualche traccia in più.

Giudizio Finale:

Nel complesso Fallout 4 è un ottimo prodotto di una saga che però esige probabilmente di più e i cui standard pretenziosi non stati completamente raggiunti.
Bene, ma non benissimo.

Voto finale: 8,2

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Videogiocatore da tempo immemore, con la passione per questo mondo che non ha minimamente risentito dei 25 anni trascorsi a giocare.

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