Child of Light – Ps4
Coloro che mi seguono su Facebook hanno probabilmente già sentito questa storia.
Un giorno mi sono ritrovato a cercare per lo Store della Ps4 un gioco interessante da giocare. Ero in vena di esperimenti.
Me ne ero quasi dimenticato…
Dopo aver dato un’occhiata e dopo aver visto diversi titoli interessanti, mi rendo conto di non aver ancora guardato nei miei download: avendo il Ps Plus, spesso mi è capitato di scaricare uno dei giochi gratis del mese per poi dire a me stesso “prima o poi lo gioco”.
Non so se sia mai capitato anche a voi, ma venire a sapere nei commenti di non essere l’unico che ha fatto spesso questo ragionamento mi aiuterebbe in un certo senso a sentirmi un po’ meno strano. Grazie 😀
Decido di dare un’occhiata ai prodotti acquistati, e all’improvviso mi ritrovo davanti ad un titolo che sembra interessante: uscito nel lontano Aprile 2014 su tutte le piattaforme, sviluppato da Ubisoft Montreal e pubblicato da Ubisoft, inizia così la mia storia con Child of Light, nella quale un fiaba viene raccontata in rima in un GDR a turni.

Il triste inizio di una bella storia
La storia di Child of Light è inizialmente ambientata in Austria, dove la famiglia di un duca governa sulle terre circostanti con saggezza e abilità, e dove il regno cresce e prospera.
Negli anni, purtroppo, numerose sono le disgrazie che colpiscono la famiglia: la moglie del duca scompare improvvisamente, senza lasciare traccia. Aurora, la figlia del duca, cresce così con il padre, che un giorno incontra una donna che decide di sposare.
Aurora, però, poco tempo dopo si ammala, e una sera, dopo essersi addormentata, muore.
La sua morte non sembra tuttavia qualcosa di definitivo, dato che la bambina si risveglia su un altare, nel cuore di una foresta incantata.
Questo luogo buio e tenebroso ospita creature e luoghi molto pericolosi, specialmente per lei.
In suo aiuto interviene Igniculus, una sorta di piccola fiamma azzurra che pare essere in grado di parlare.
Insieme, raggiungono uno strano luogo della foresta dove pare che una dama sia stata imprigionata.
Per quanto un po’ viziata e poco propensa a restare, decide di aiutare la Signora dei Boschi, questa dama dai magici poteri che è stata intrappolata da un incantesimo.
Aurora scopre così di essere nel mondo di Lemuria, un luogo magico decisamente diverso da quello a cui era abituata.
La Signora dei Boschi, poco dopo, rivela inoltre di essere stata imprigionata dalla Regina della Notte Umbra e dalle sue figlie: sono loro, infatti, le responsabili del furto della luna, del sole e delle stelle che hanno trascinato Lemuria in un’oscurità eterna governata da mostri ed entità malvagie.
Per poter salvare Lemuria e per poter tornare nel suo mondo, Aurora dovrà recuperare il sole, la luna e le stelle di Lemuria e sconfiggere Umbra. Solo così può sperare di utilizzare lo specchio della sala del trono del castello della perfida regina per poter finalmente riabbracciare il padre e compiere il suo destino.
Una trama che sa coinvolgere
Nonostante l’ambientazione fiabesca e i dialoghi in rima tra i personaggi, la storia risulta essere tutt’altro che scontata già dalle prime battute.
I colpi di scena non mancano, così come non mancano i momenti drammatici e tristi che coinvolgono la nostra protagonista.
Tali momenti sono senza dubbio alleggeriti dalla presenza dei dialoghi in rima, ma ciò non li rende assolutamente meno emozionanti.
Queste emozioni, in Child of Light, vanno di pari passo con gli avvenimenti, e questi ultimi vanno di pari passo con la crescita psicologica della protagonista, capace di prendersi numerose responsabilità nel corso del gioco e affrontando con coraggio ogni singola sfida.
Aurora, protagonista sottovalutata
Ho due confessioni da farvi.
La prima: il personaggio di Aurora inizialmente non mi andava molto a genio. Non mi dispiaceva, sia chiaro, ma avevo la sensazione che in qualche maniera mancasse di quel carisma necessario per riuscire a emergere all’interno nella trama, specialmente nelle parti finale.
La seconda: ero davvero contento quando ho poi scoperto di quanto mi stessi sbagliando 😀
Aurora è testimone di eventi tragici nel mondo di Lemuria, la cui responsabilità ricade senza dubbio su Umbra. La giovane protagonista, tuttavia, sa che pur non essendo responsabile di tutta questa sofferenza, sente comunque di avere compito di aiutare i bisognosi che incontra, perché ha il potere di farlo e per lei sarebbe da irresponsabili non farlo.
Certo, inizialmente è piuttosto restia sia ad aiutare che a rimanere nel mondo di Lemuria, ma col tempo Aurora cambierà decisamente opinione in merito. Lascio a coloro che non hanno giocato Child of Light il piacere di scoprire di che parlo 😀

Il buon vecchio GDR a turni!
Il gameplay di Child of Light è basato sul classico genere del Gdr a turni. I combattimenti con le varie creature saranno presentati con i partecipanti posizionati su specifiche posizioni, che manterranno per tutta la durata dello scontro.
I movimenti che svolgono per attaccare, difendere o subire un colpo viene svolto sul posto, senza che essi si spostino più di tanto dalla loro posizione.
Sebbene tutto ciò non sia esaltante e dinamico come una componente action vera e propria inserita in un contesto simile, il modo in cui sono distribuiti le turnazioni rendono il tutto più impegnativo a livello strategico.
Il tempismo è tutto!
All’indicatore temporale presente in basso al centro dello schermo appare anche una sezione rossa dedicata allo spazio d’attacco.
In quel piccolo spazio si concentrano buona parte degli sforzi tattici dei videogiocatori: attaccare un nemico che si trova in quella zona lo fa arretrare nella barra temporale, interrompendo l’attacco.
La stessa cosa accade ai protagonisti controllati dal videogiocatore, perciò è importante stabilire tempistiche e piani d’attacco per contrastare i nemici ed evitare di subire danni inutili.
Ad aggiungere benzina sul fuoco del combat system di Child of Light ci pensa Igniculus: utilizzando la sua luce con l’analogico destro o con un secondo Pad, si può abbagliare e rallentare un nemico a nostra scelta. Naturalmente, anche Igniculus non può illuminarsi in eterno e a bisogno di recuperare le forze, ma rimane comunque un’utilissima arma a disposizione del gruppo.
Amici, alleati, compagni di avventure!
Lungo la strada Aurora incontra numerosi personaggi, alcuni dei quali particolarmente bizzarri e alcuni dei quali desiderosi di seguirla. Questi preziosi alleati hanno abilità uniche rispetto agli altri e per questa ragione cambiare compagno durante lo scontro può rivelarsi un’ottima idea per cambiare improvvisamente approccio alla sfida, e sorprendere così i nemici con nuove strategie.
I compagni di avventure, inoltre, si dimostrano unici anche a livello caratteriale e di personalità, rendendo il gruppo piuttosto stravagante, pieno zeppo di personalità bizzarre.
Ognuno di loro, come Aurora, aumenta di livello e può diventare più forte, oltre a poter imparare nuove abilità e potenziare queste ultime.
I percorsi di sviluppo dei personaggi

Ogni personaggio, per aumentare i suoi poteri, può far affidamento non solo sul Level Up, ma anche sui vari diagrammi presenti nel menù. Ogni personaggio di Child of Light ha diversi diagrammi a blocchi disponibili, che può percorrere nell’ordine che vuole e che può utilizzare per imparare nuove abilità, potenziarle, e rafforzare le sue statistiche per essere pronto ad affrontare i mostri più forti.
Per quanto semplice e non molto ricercato, questo sistema fa appieno il suo dovere. Potenziare le abilità dei personaggi fa percepire il cambiamento di queste ultime durante il loro uso in maniera piuttosto sensibile, specialmente quando ci si avvicina alla fine di questi percorsi.
Gli Oculi

Altri elementi molto importanti di Child of Light sono sicuramente gli Oculi. Questi oggetti sono sostanzialmente gemme che garantiscono poteri magici ai nostri personaggi. Un oculo può essere equipaggiato all’arma, all’armatura e all’accessorio, e questo vale per tutti i personaggi. Ogni gemma ha i suoi effetti e più la gemme è potente, più alto sarà il bonus.
Una trovata magnifica che riguarda gli Oculi è la possibilità di fondere tre oculi uguali per dare vita ad un nuovo Oculo più potente.
Il mondo di Child of Light è pieno di gemme e la loro fusione permette di ottenere alla fine un discreto numero di potenti Oculi equipaggiabili.
Farne un uso corretto e dedicare qualche minuto alla creazione di alcuni di loro è perciò molto importante per riuscire a cavarsela.
Stile da fiaba per raccontare una fiaba
Se i discorsi in rima e l’inizio della storia non fossero abbastanza, i disegni e lo stile grafico di Child of Light dovrebbero riuscire a confermare in maniera piuttosto esplicita che la trama è palesemente una fiaba.
Lo stile del disegno, l’aspetto dei personaggi e le ambientazioni sono in grado di immergere immediatamente i videogiocatori nel contesto, specialmente quelli come me che si fanno volentieri trascinare in contesti di questo tipo.
Adoro lo stile fiabesco, e quello che offre Child of Light è una soluzione senza dubbio interessante, capace di proporre ambientazioni tanto belle esteticamente quanto intricate durante la loro esplorazione, grazie anche ad un interessante level design.
“Igniculus, indicaci la via!”
A rendere l’aspetto sopracitato interessante non è solo la presenza di percorsi alternativi, tesori sparsi ovunque, piante curative e segreti da scoprire, ma è anche la presenza di zone accessibili solo con l’aiuto di Igniculus.
Alcune piccole aree possono essere raggiunte solo con lui, e alcuni percorsi alternativi sono visibili solo se Igniculus si trova abbastanza vicino ad essi.
Sottovalutare questa piccola fiamma risulta perciò un errore, che non solo si riflette nei combattimenti (dove il suo aiuto è molto importante), ma anche nelle fasi esplorative, dove può aiutare il gruppo a individuare oggetti preziosi e a recuperare le forze e la luminosità della fiamma stessa mediante le numerose piante curative sparse per tutta Lemuria.

Qualità musicale FAVOL-osa!
Per quanto il gioco di parole non sia sicuramente il migliore del mondo, la colonna sonora scelta per Child of Light merita un grosso inchino. Le melodie e le note udibili durante questo incredibile viaggio riescono a dare ancora più enfasi alle scene della trama più importanti, caricandole di malinconia, sollievo, gioia o disperazione.
Questa possibilità, unita alla grafica e ad un’ottima trama, hanno saputo rendere l’opera molto più coinvolgente ed enfatizzante di quanto non mi aspettassi. Una bella sorpresa, insomma! 😀
Giudizio finale
Child of Light è un gioco che sicuramente non può competere con i migliori giochi della generazione Ps4/Xbox One, ma resta comunque un titolo da non sottovalutare.
La sua apparente semplicità viene resa speciale dall’ottima esecuzione a livello artistico, dalla storia semplice, ma non così banale come può sembrare, e dalle meccaniche di gameplay ben strutturate.
Aurora è un personaggio eccezionale per la sua capacità di cambiare nel corso degli eventi, mentre la storia che la coinvolge si porta dietro delle tematiche profonde e decisamente poco scontate.
Senza contare che i dialoghi in rima mi sono piaciuti un sacco e l’ho trovata una bella idea (tranquilli, siete liberi di pensarla diversamente 🙂 )
I combattimenti sono composti da meccaniche piuttosto elementari, ma sono incastrate tra loro in modo tale da rendere il sistema sufficientemente complesso e solido.
Il sistema di sviluppo, forse l’elemento più banale di Child of Light, vista la sua struttura, riesce nonostante tutto a fare appieno il suo dovere e ad invogliare i giocatori a percorrere i suoi sentieri per preparare al peggio i vari personaggi.
La colonna sonora per me mette il punto esclamativo su un GDR a turni che gli amanti del genere non possono assolutamente lasciarsi sfuggire.